1. Meister


    Data: 08/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Prime Esperienze Autore: GoccediCera, Fonte: xHamster

    ... corpo.
    
    L'edicola era di fronte, sentì il rintocco del campanile della chiesa vicina, erano le 19 e 30. Si avvicinò, stava per chiudere. L'anziano commerciante riconobbe in Sara la descrizione fattagli da un uomo sconosciuto; il Maestro era stato molto minuzioso. Chi, meglio di lui, ne conosceva i dettagli. Tutti.
    
    Le disse: - Buonasera, mi scusi, lei si chiama Sara? - . La sventurata rispose annuendo. Novella monaca di Monza. Una nuova busta le veniva consegnata.
    
    Il calore del sole sulla sua pelle si stava affievolendo. Vide lì vicino un piacevole giardino con una panchina deserta. Si mise a sedere, per apprendere come avrebbe passato la serata. Che cosa la aspettava adesso. Sorrise. Non l'aveva mai delusa. Non lo avrebbe fatto stasera. Il suo nome era in evidenza sulla busta. Sollevò il lembo incollato e n'estrasse il contenuto. Un nuovo foglio. Oltre alle solite istruzioni trovò l'angolo di una mappa contenuta in una piccola busta, un nome di donna era scritto dietro. Una caccia al tesoro, forse questo l'attendeva stasera.
    
    Lesse con attenzione le sue parole.
    
    - Mia deliziosa Sara, stasera giochiamo. Dal tramonto all'alba. Adesso è ora di cena. Il ristorante dove ti delizierai il palato è - Il Divino - a pochi passi da questo giardino, dove adesso t'immagino seduta a leggermi - . Sollevando lo sguardo, Sara arrossì sorridendo, spesso si sentiva osservata da lui. Continuò la lettura. - Stasera sarà diverso dalle altre sere. Sarai molto silenziosa. Per tutta la ...
    ... cena. Ho già fissato il tuo menu, che troverai delizioso, saldato il conto e ovviamente prenotato a nome di Rosetta Spina, un nome inventato. Dovrai, quando entri, fingerti muta e far vedere quel pezzetto di carta che hai trovato nella busta con il nome che ti ho detto. Buon appetito, mia cara. Gli scampi e il vino saranno deliziosi, conosco i tuoi gusti - . Sorpresa ed eccitata dalle sue fantasie, si abbandonò alla follia di seguirle. Forse era Vivere, non era pazzia.
    
    Si diresse verso il ristorante dal nome così autoritario; quanti riferimenti trovava al Maestro, quando ne viveva le fantasie. Un gran portone di rovere con dei vetri all'inglese la separava dalla squisita cena. Ruotò la maniglia d'ottone, finemente lavorata. Una gran sala con tanti tavoli. Fece vedere il foglietto al cameriere, che le fece cenno di seguirla. L'aspettavano. Il tavolo era stato apparecchiato per lei in un giardino all'interno del locale, molto fresco e accogliente. Sulla candida tovaglia di cotone, il ricamo di una D intrecciata con tralci di fiori risaltava alla luce di una candela. Una fresca rosa era immersa in un piccolo vaso. Rossa, come la passione. Il tovagliolo era piegato come un origami a forma di ventaglio. Il cameriere le portò una busta. Intuì subito chi poteva averla scritta. La aprì con impeto. Poche parole erano presenti sul foglio. - Buon appetito mia deliziosa Sara - . Quanto amava quello stucchevole aggettivo, ripetuto all'infinito. Come i - Chissà - che amava usare per ...
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