In camper
Data: 06/11/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu
A mia moglie piacciono i ragazzetti giovani. Le piace l’inesperienza, l’ingenuità o la strafottenza. Il rossore che accende il viso e l’irruenza maldestra con cui si fingono uomini navigati. Ha scoperto poi che le piace quando sono in gruppo, che si danno manforte fra loro, con commenti sguaiati. Fanno i maschi, a gara fra loro. E lei è insieme dea e troia, che intimorisce e che è usata, rubata quasi, posta in palio e giudice. Le piacciono i loro corpi nervosi, i loro cazzi subito duri, i loro schizzi potenti. La loro fretta. E essere preda di un branco, in cui ci sono gerarchie che regolano i tempi dello stupro. Perché questo è: uno stupro controllato. Perché quando perdono la paura, quando sanno di poter aver accesso a quel corpo, a ogni parte di esso, cercano famelicamente di prenderne il più possibile. Si abbuffano di carne. Fanno quello che hanno visto sui film porno o gli hanno raccontato. Si spingono all’eccesso, consapevoli di una fortuna che potrebbe non ricapitare. Prendono tutto quello che possono, prima che qualcuno ci ripensi, prima che la preda gli venga sottratta.
Un branco di maschi famelici che ha la preda indifesa lì a portata di mano.
Difficile è organizzare. Perché hanno il difetto di vantarsi. Non sono per niente riservati. Quindi non devono conoscerti. Ma se non ti conoscono tu non conosci loro. E quindi non puoi parlarci, valutarli, portarli verso la giusta situazione.
Mia moglie ha 42 anni. Serena. Ed è una bellissima donna. Tramite foto su un ...
... sito è facile attirare molte risposte fra cui scegliere. Abbiamo chiesto chiaramente ragazzi giovani, anche in gruppo. Ma la maggior parte sono da scartare, senza requisiti rispondono lo stesso. Uno però ha 18 anni e dalle foto sembra carino. Ha abbastanza coraggio da dar seguito all’email e viene ad un incontro. E’ di una cittadina a 60 km da noi che siamo a Roma. Lo incontriamo in un’altro paese a pochi chilometri. Viene col motorino. Noi siamo in macchina. E’ molto imbarazzato, ma lo mettiamo a suo agio scherzando. Ci tiene a precisare di non essere gay. Gli dico che nemmeno io lo sono e che non mi interessa assolutamente partecipare. Io ci sarò ma riprenderò l’incontro, nel caso ci sarà. Però lui deve portare degli amici, 2 o 3 vanno bene. Lui dice che non c’è problema. Ha preso sicurezza e ci chiede come li vogliamo. Pare di star comprando qualcosa. Diciamo, non ti preoccupare. Ragazzi come lui vanno bene. Chiede dove, come. Gli diciamo di non preoccuparsi, rimaniamo in contatto.
Nemmeno la sera ci scrive una email: tutto a posto, ha parlato con due amici e ci stanno, e con uno ci parla domani ma è sicuro che ci sta.
Immaginiamo i colloqui, con lui che si sarà vantato di poter far scopare una gran fica a loro e quelli che gli hanno creduto ma con riserva.
Il giorno dopo conferma anche per l’altro amico. Decidiamo di scaldarli. Mandiamo delle foto di Serena, dove il viso non si vede, ma nuda. Poi il giorno dopo delle foto molto oscene, con lei a pecorina, culo e ...