1. Scopata dai Neri sul balcone di casa


    Data: 06/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Trans Sesso di Gruppo Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiamarla durante un’avventura, per renderla partecipe del mio piacere.ma poi pensai, che le avrei fatto prendere un colpo, se avesse saputo cosa stavo combinando. forse stavolta, era meglio sorvolare, un’altro stantuffo dell’africano però, mi fece perdere letteralmente la testa, chiesi balbettando e sospirando, ad uno dei due che mi facevano da guardia, di passarmi gentilmente il cordless che era appoggiato sul tavolo in soggiorno, appena dentro, i due mi guardarono come se fossi pazza, feci il gesto del telefono per farmi capire meglio,cosi’ uno chiese “A Chi tu telefona…” risposi a mia mamma, di stare tranquilli, non avevo intenzione di denunciarli o avvisare nessun’altro. uno dei due entrò in casa e ne usci subito con il cordless, porgendomelo, lo presi con la mano destra, l’unica libera, l’altra era inprigionata dal nero che mi stantuffava a forza. composi a fatica il numero di mamma, e attesi i soliti squilli, uno… due… tre… quattro…cinque.. temetti non fosse in casa magari dormiva, al settimo squillo, finalmente mamma rispose. “Pron….to mamma.. sono io…” le riuscii a sospirare, mamma fu ben felice di sentirmi, ma la sua felicità, spari’ altrettanto presto, quando iniziò, a sentirmi ansimare e sospirare. mi chiese che stessi combinando, e in breve, cercai come potevo, perchè non e facile parlare mentre ti stanno sfondando il culo, cosa mi era accaduto fino a quel momento. Gli dissi di non preoccuparsi, che stavo morendo di piacere e che il nero africano che stava ...
    ... sopra di me, era un bravo ragazzo, e pure i suoi amici lo erano, stavamo solo facendo conoscenza da bravi vicini di casa. Cercai di buttarla sul ridere, ma mamma aveva ben poca voglia di scherzare, sopratutto per il fatto che fossimo in bella vista sul balcone di casa, mi beccai il solito cazziatone, ma la rassicurai ancora, che non c’era anima viva, erano partiti tutti per le vacanze, e nel vicinato tutto era deserto e silenzio, a parte appunto i ragazzi neri del palazzo difronte. mi ci volle un po, per calmare e rassicurare mamma,ma alla fine sembra un poco ci riuscii. intanto il nero continuava a spaccarmi le interiora con il suo bel cazzo, e adesso uno dei due neri, mi tolse di mano il telefono per abbassarsi i calzoni corti, e infilarmi in bocca il suo cazzo duro, il telefono passò in mano al terzo, che cercò di parlare con mia mamma, “Pronti… signura, bela scopari… bela…” dissse quello in un italiano che solo uno che non e del posto, cerca di parlare. non ottenendo risposta, evidentemente mamma aveva già agganciato, il nero chiuse la chiamata e portò il telefono dove lo aveva trovato sul tavolo, tornando poi fuori a godersi la scena finale. sopportavo in silenzio, fino a che, l’africano si svuoto’ completamente le palle dentro di me, spruzzandomi un litro di sperma calda, che ho sentito invadermi fino allo stomaco. pensai: ‘e finita, grazie di tutto, siete stati meravigliosi, invece il bello doveva ancora venire, solo lui aveva finito infatti. non certo i due che avevano ...
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