-
La Mia Matrigna
Data: 05/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: loris86set, Fonte: xHamster
... cingendomi con le sue braccia il collo. Stavamo in piedi ed ero tutto dentro di lei, vedevo i suoi occhi estasiati e supplichevoli. Mi disse: “lo sento tutto dentro di me sto provando delle sensazioni bellissime”. L’afferrai con una frenesia sessuale, la stesi a terra e la penetrai più volte come a lei piaceva, la sentii tremare e gemere sapevo che stava per venire le strinsi fortemente le tette e tutto il mio sperma le invase la fica, lei si abbandonò quasi senza forze sul pavimento. Passarono mesi e la nostra unione era sempre più forte. Un giorno che Monica si era vestita con abiti che evidenziavano le sue belle natiche, mi avvicinai e gliele accarezzai. Lei mi disse “ti piace il mio culo non è vero? Le risposi “si certamente”. “Non lo vuoi?” La guardai nei suoi occhi che bruciavano di lussuria. Lei mi disse “sono ancora vergine lì.” Le chiesi come mai mi stava facendo questa proposta. Mi rispose “ti voglio anticipare il mio regalo per la prossima settimana quando sarà il tuo compleanno”. Ci recammo nella camera da letto. Si tolse molto lentamente il vestito lasciandolo cadere ai suoi piedi. Rimase con le scarpe con i tacchi alti e le calze di seta che le coprivano le cosce. Allora che ne dici “Me lo vuoi mettere in culo?” Io non stavo più nella pelle. Lei si distese sul letto e m’invitò a spogliarmi, poi prese due cuscini e se li pose sotto le natiche, mi fece cenno di avvicinarmi. Mi disse di metterglielo prima nella sua fica già bagnata e poi nel culo. La penetrai ...
... nelle sue labbra bagnate e poi tentai di metterglielo nel suo buchino stretto. Le alzai le gambe sulle mie spalle e lei mi disse con voce eccitata “ora mettimelo dentro.” Non potevo immaginare come il mio grande glande potesse entrare il quel buchetto cosi stretto. Appena tentai di infilarglielo lei gemette, ma mi disse “vai avanti”, poi sentendo un po’ di dolore disse “aspetta aspetta” respirò a fondo. Si doveva abituare al mio glande di grandi dimensioni. Dopo alcuni secondi lei disse “penetrami” spinsi il mio cazzo delicatamente centimetro per centimetro tutto dentro il suo culo caldo. Avevo timore di farle male. Quasi a malincuore la penetravo mentre il suo culo risucchiava il mio cazzo. Lei ora con gli occhi quasi spalancati, mi disse: “Si vai avanti così è bellissimo”. Poi si toccò il clitoride e incominciò a masturbarsi. Quando rimanemmo per avere l’orgasmo, urlammo di piacere ed io le riempii il suo foro posteriore con il mio seme. Passarono due anni furono gli anni più belli mai trascorsi. Il suo lavoro andava bene e noi eravamo diventati amici-amanti. Io mi ero trasferito nella sua camera da letto. Il nostro rapporto sessuale era sempre più intenso. Era difficile desiderare qualcosa di più dalla vita. Io ero insaziabile e lei mi teneva banco. Frequentavo l’università con successo. Ero alto e forte e l’esperienza con Monica mi aveva reso più maturo dei ragazzi della mia età. Dovevamo festeggiare il suo compleanno, lei aveva preparato una cena con i fiocchi, le ...