1. Dovere signora….


    Data: 01/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... Giunti mi chiede di salire da lei, perché non ha denaro con sé. Le dico che non c’è problema, ma lei insiste. Appena dentro la sua meravigliosa casa, lei va verso un mobile e ne estrae due banconote da cento, e me le dà.
    
    «Questa è la mancia per il suo disturbo e questo, ora, è quello che voglio per il mio piacere.»
    
    Ciò detto, s’inginocchia davanti a me e rapidamente estrae il mio cazzo, che ha una veloce erezione.
    
    «...wuau... che bell’attrezzo che hai? Immaginavo che eri ben messo, ma questo supera di gran lunga tutte le mie aspettative.»
    
    Lo infila in gola ed io resto senza fiato. Lo lecca e lo succhia facendo aderire le labbra sul prepuzio, mentre fa un mulinello velocissimo con la lingua. Potrei sborrarle subito in gola, ma decido che questa sera me la voglio godere al massimo.
    
    Si rialza e mi trascina in camere sua, dove un grande letto ci attende e resto stupito dal fatto che vi è uno specchio sul soffitto. Mi rendo conto che sono nella tana del lupo, anzi della lupa, ma che venderò cara la pelle. Ci spogliamo velocemente, quasi a strapparci gli abiti di dosso come se bruciassero. Ci avvinghiamo in un 69 da infarto. Infilo la testa fra le sue cosce e subito mi arriva al naso il suo profumo di femmina in calore: sento la fragranza dei suoi umori. Li aspiro con voluttà, quasi a volermi inebriare i sensi. Sento ancora di più gonfiarsi il mio uccello, che ora scivola agevolmente fino in fondo alla sua gola. Lecco e le apro le grandi labbra, scivolando dal basso ...
    ... verso l’alto con la lingua, fino ad arrivare al bottoncino, che si gonfia quasi fosse un piccolo membro eretto e duro. Lo lecco, titillo, e poi lo avvolgo fra le mie labbra e lo succhio con vigore, mentre lei impazzisce e, sfilatosi il cazzo dalla bocca, vaneggia. Mi incita a scoparla. Mi supplica e, inaspettatamente, viene raggiunta dall'orgasmo. Per un attimo resta immobile, stordita dal piacere appena provato, poi riprende a leccarmi tutto. Sento scorrere la lingua lungo tutta l‘asta e poi insinuarsi nel mio buco del culo. Si ferma e poi riprende: succhia le palle e torna a leccarmi tutto.
    
    Implora affinché la scopi.
    
    «Ti voglio. Scopami, ti prego, fammi tua.»
    
    Si gira, si mette a pecora e appoggia il viso sul materasso, poi allunga le mani dietro e mi apre la sua conchiglia bagnata e lucida, che al solo guardarla c’è da avere un infarto. Mi metto dietro di lei e glielo infilo dentro tutto d’un colpo, fino a che non sento aderire il mio corpo al suo. Urla e gode di nuovo.
    
    «Prendimi. Sììììì, vengo. Oh, quanto mi fai godere!»
    
    Mi lascio tentare dal prendere a sculacciate quel meraviglioso culo che mi ritrovo davanti: al primo schiaffo, impazzisce. Reclama le mie sculacciate. Vaneggia definendosi una vacca, una troia, una puttana che vuole solo essere scopata e punita. La pompo e la sculaccio allo stesso tempo. Improvvisamente mi rendo conto che vi è un’altra persona lì con me. Mi giro e vedo il tizio del parcheggio, nudo con un bel cazzo in mano, che mi sorride e ...