1. Serata di sesso


    Data: 31/10/2018, Categorie: Etero Autore: giri, Fonte: Annunci69

    ... nudo dentro di me. Così ricominci e non fai altro per un tempo che sento lunghissimo. A ogni stretta sul collo, a ogni tirata di capelli o mano sotto il reggiseno affondo il viso nel tuo maglione per soffocare il mugolio, il mio dolce lamento.
    
    “Abbassati i pantaloni” e io ubbidisco. Mi prendi la mano appoggiandola tra le mie gambe. “Toccati” E io… Lo faccio. Mi tocco. Mi tocco attraverso il pizzo delle mutandine con te che continui ad accarezzarmi a stringermi a tirarmi. Mi stuzzico il clitoride mentre scosse elettriche che partono dalle tue mani si riversano su tutto il mio corpo teso.
    
    “Tirale via” e nel momento in cui le abbasso il piccolo spazio che abitiamo temporaneamente si riempie del mio odore. Ti sento inspirare, e ti scappa un verso perché lo riconosci. Sai qual è il mio profumo quando sono eccitata e umida.
    
    Le mie dita mi conoscono bene, così come le tue sanno quanto possono essere violente. Sai quanto posso sopportare e mi spingi fino a quel limite. Aumenti la stretta e io il ritmo. Mi masturbo tra le tue braccia, puntando i piedi e inarcando la schiena mentre inesorabile continui il tuo assedio al mio seno alla mia pelle al mio collo. Ogni tanto mi colpisci il viso e lo sento ...
    ... bruciare per lo schiaffo ma subito segue una carezza e si rinnova in me la voglia del dolore. Mi apro le labbra con due dita e continuo a spingere sul clitoride tirandolo e torcendolo mentre uso l’altra mano per entrare e uscire sentendo il mio liquido colare sulle cosce. Ho quattro mani sul mio corpo e mi sento amata protetta e pronta. Anche tu lo senti. Così adesso passi ai capezzoli, con degli schiaffi talmente precisi che riesci a prendere solo loro e questo mi fa crollare. Getto le testa all’indietro sul tuo corpo mentre chiudo le gambe in una morsa, intrappolando le dita ancora dentro di me e vengo, sorretta dal tuo abbraccio.
    
    Torno a sedere sul gradino freddo, ancora mezza nuda e ancora tra le tue braccia.
    
    “Ti piace ancora violento” e ti sento ansimare al mio orecchio.
    
    “Lo sai”.
    
    “Credo che mi segherò anch’io stanotte pensando a questo” non ti guardo ma sorrido. “L’autoerotismo non è da considerare tradimento vero?” e scoppio a ridere ripensando a quanto siamo stati borderline stasera. Poi siamo rimasti lì al buio. Con ancora delle carezze da esaurire e un respiro da recuperare, a prenderci cura di noi. Di me, perché di più non poteva fare. Ma davvero posso volere più di questo? 
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