1. La mia esperienza di traditore tradito, parte 4


    Data: 30/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... perso la rigidità ed è tornato alle dimensioni di normalità a quel punto lo estrae e si fa cadere di fianco a mia moglie. Si gira su un fianco e con il braccio la fa girare verso lui. Si guardano, pare che ciascuno aspetti che sia l’altro a fare una prima mossa. E’ un impasse che dura poco, è mia moglie che con la bocca cerca la sua. Si scambiano un lungo bacio scambiandosi lingua e saliva. Vedo il cazzo molle sotto il pancione; quell’uomo è ridicolo, ma si vede che a mia moglie ciò non interessa Angelo poi si è alzato e con un sorriso divertito e con la classe che lo contraddistingue disse : mi hai svuotato i coglioni . Ti sei presa proprio tutto. Se peggio di una troia, mi hai prosciugato, ma come cazzo fa tuo marito a soddisfarti? Fortuna che mi hai incontrato, ne ho tanto da darti. Non lo disse, ma lei era diventata il suo sborratoio. Mia moglie aveva gli occhi lucidi, ancora colmi di piacere e di voglia soddisfatta e non rispose. Guardava lui pulirsi l’uccello con il lenzuolo mentre lei teneva una mano in mezzo alle cosce per impedire allo sperma di sporcare dappertutto, Era ancora a pancia all’aria. La mano appoggiata toccava la vagina, mosse un po’ le dita e poi le portò al naso . Vuole sentire l’odore che regna laggiù, non le deve piacere perché fa una smorfia di disgusto. Si alzò e prese la vestaglietta andando verso il bagno Si conferma sempre più che sono un cornuto. Lui si era rivestito e la aspettò. Non so se a proposito le disse: con la pillola sei coperta ...
    ... fino a domani, poi le fece vedere qualche secondo del nuovo filmato. Lo sguardo di mia moglie non era felice, ma non disse nulla. Poi lui: ti scrivo, attenta a leggere. Quel giorno vidi un rapporto comportamentale tra loro poco comprensibile, c’era chi ordinava e chi ubbidiva. Poi lui, ripensandoci, con fare duro, ritornando ad essere quel bastardo che ben nascondeva, le disse: da oggi che tu sia in spiaggia o in altro luogo stai ben attenta ai messaggi che ti mando sul cellulare. In quel momento deve aver avuto un piacevole pensiero perché ha sorriso, ma il sorriso era solo per sé stesso. Sai che ti dico, facciamo così. Attenta eh, non farmelo ripetere Quando parlo se dopo il nome di una città dirò: fantascienza, tu se già non lo sei farai in modo di metterti in fronte a me e divaricherai le gambe come se volessi farmi vedere la passera. Chiaro? Tranquilla lo dirò solo quando sarai seduta oppure in spiaggia distesa sulla sabbia. Non dovette ripetere il concetto perché il viso spaventato di lei faceva capire che avesse inteso Seguì: intanto oggi metti il due pezzi giallo che mi piace molto. Era il più sgambato dei costumi che Anna avesse e che sul davanti le copriva a malapena il pube. In quella vacanza lo aveva indossato una sola volta e non lo aveva più messo rendendosi conto che non fosse appropriato per una signora come lei. Per finire disse: mi raccomando attenta a quando parlo ed uscì. Quel giorno successe una cosa particolare. Doveva essermi fuggito qualcosa nei loro ...
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