1. Angelica, il ritorno: vocazione escort – capitolo 6: una strana coppia


    Data: 30/10/2018, Categorie: Etero Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69

    ... pareva gradire perché si chinò leggermente, nei limiti della posizione in cui era bloccato, per favorire l’operazione, e così con pochi abili movimenti Angelica infilò per intero il toy anale.
    
    “Ti piace Giacomino eh?... Porco!” chiese beffarda Valentina facendo pressione sull’oggetto affinché sentisse il contraccolpo. Poi guardando l’esposizione di oggetti sulla “cazziera” notò delle pinze per capezzoli con pesi a forma di elefantino.
    
    “Oh!... Paris, possiamo mettergli questi?... Gli piaceranno molto!”
    
    “Ma certo!... Vedrai che effetto che fanno sui capezzoli!”
    
    Così ognuna gliene misero uno, regolandoli sulla massima stretta, e subito il malcapitato sentì i capezzoli presi in una morsa con i pesi che glieli tiravano ancora di più.
    
    Infine, Angelica gli mise un bavaglio con una pallina in bocca, così che non potesse parlare.
    
    “Lo abbiamo addobbato ben benino, eh?” chiese soddisfatta Angelica.
    
    “Eh sì, proprio quello che ci vuole... E adesso lo frustiamo!” disse con tono sadico Valentina, esaltata dal vedere suo marito alla loro mercé.
    
    Angelica rimase un po’ colpita da come quella donna trattasse il consorte, ma pur non esperta di giochi sado-maso e bondage, ci stava prendendo gusto e voleva vedere fin dove si potesse arrivare.
    
    Così mentre teneva il frustino per sé, porse il “gatto a nove code” a Valentina, a cui brillarono gli occhi per quello che stava per fare.
    
    Iniziò Angelica con colpetti delicati sui fianchi dell’uomo, che pareva quasi non ...
    ... accorgersi, ma subito Valentina prese l’iniziativa e disse:
    
    “Oh Paris... così è troppo piano... lui è abituato a ben altro... vero, caro?... Dai più forte, così!” e assestò una forte frustata sul sedere dell’uomo che si scosse e fece un lamento sommesso.
    
    Capito che poteva osare, anche Angelica iniziò a dare dei colpi più forte, sul culo e sui fianchi.
    
    La perfida moglie continuò con dei colpi sempre più forti che dal culo risalirono sulla schiena, cominciando a lasciare il segno.
    
    “Vedi cara?... Più gli si dà forte, più piace al maiale!... E dire che nella vita è uno stimato architetto...” e aggiunse: “Adesso lo giriamo e lo frustiamo anche da davanti!”
    
    Il sistema di fissaggio consentiva di cambiare la posizione del penitente, che si trovò a guardare accondiscendente le sue torturatrici, quasi ad invitarle a continuare.
    
    Angelica gli diede due colpi decisi sui capezzoli già martoriati dalla stretta delle pinze e tirati dai pesi, e quindi Valentina lo fustigò sulle gambe, sul ventre e infine sui genitali, facendolo trasalire.
    
    “Paris, vedi?... Già con questo trattamento questo porco masochista si sta eccitando!” Infatti, nella gabbia costrittiva l’uccello era già quasi eretto pur se imprigionato.
    
    Dopo un’ultima frustata proprio sul cazzo, Valentina si avvicinò ad Angelica e le sussurrò:
    
    “Ora cara, direi che è il momento di dedicarci a noi due...”
    
    “Oh sì finalmente!... Non vedevo l’ora!”
    
    Le due donne si stesero sul letto circolare. Valentina era giù nuda e ...
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