1. Mi scopa la sorella


    Data: 29/10/2018, Categorie: Voyeur Autore: Cornuto in famiglia, Fonte: EroticiRacconti

    Per fruire al meglio del seguente racconto consiglio la lettura dei precedenti.
    
    Arriva finalmente l’estate. L’annata si conclude tutto sommato positivamente, visto che per miracolo la chiudo senza debiti e materie da recuperare. Posso godermi le vacanze, e lo stesso vale probabilmente per le mie parenti.
    
    Una sera di inizio estate la mia famiglia decide di organizzare a casa mia una grigliata con vari parenti e amici di famiglia, tra i presenti ci sarebbe stata mia zia Martina e soprattutto la protagonista del seguente racconto, mia sorella Alice. Direi che è quindi il momento di presentarla: all’epoca degli avvenimenti ha 22 anni, alta poco più di 160 cm, bionda, capelli lunghi fino alla schiena. È sempre stata un po’ piena in volto, ma comunque decisamente carina. Credo che porti una terza, ma il suo pezzo forte è il culo: grosso e quasi sproporzionato data la sua figura minuta. Da due anni, da quando ha cominciato l’università, vive lontano da casa, per cui il suo ritorno è sempre ben accolto come un evento.
    
    In quella serata, come detto, sarebbero stati presenti alcuni amici di famiglia. Tra questi c’è Vincenzo, 45 anni, calvo e alto 185 cm. Amico di mio zio, da tempo frequenta la nostra famiglia ed è considerato quasi di casa. Ha tuttavia la nomea di essere un porco, nei modi di esprimersi e nell’approcciarsi alle donne. Anche con le nostre familiari è sempre stato esplicito, più scherzosamente che altro, ma con le mie due sorelle, probabilmente perché le ...
    ... conosce da quando sono bambine, si è sempre contenuto. È insomma visto un po’ come una figura di uno zio molesto, ma nulla di più.
    
    Le cose però cambiano evidentemente questa serata. Vincenzo non vedeva Alice da anni, la ragazza adolescente che aveva lasciato ha ormai fatto spazio ha una donna fatta e finita. Come già l’ho descritta, una gran bella ragazza. L’alcol in più scorre a litri nei bicchieri di lui, e devo dire anche in quelli di mia sorella. Comincia da subito un flirt, scherzoso ma abbastanza molesto, buttato nel ridere dal resto della famiglia. Mia sorella risponde provocando Vincenzo, chiamandolo vecchio e rimbambito, e la serata va avanti.
    
    Verso le 2 gran parte dei presenti è fuori, al fresco. Dentro casa rimaniamo solo Vincenzo e io, stiamo giocando a carte. All’improvviso ecco però mia sorella, entrata per bere.
    
    “Allora Ali, non mi dai neanche una chance? Guarda che ti farei volare” esordisce lui, scoppiando a ridere.
    
    “Vincenzo, non saresti neanche in grado di farmi venire, ma che volare”, risponde mia sorella a sua volta ridendo, alticcia. La tensione sessuale è palpabile, ma per ora mi sembra ancora una situazione giocosa, stanno scherzando, seppur in modo molto spinto. Ma a quel punto Vincenzo si accende, come se quelle parole lo avessero arrapato ancora di più. Guarda mia sorella con fare deciso, come un cacciatore guarda alla sua preda: “Arturo vai pure fuori, non ho più voglia di giocare a carte”. Mi allontano, ma cerco di rimanere a portata ...
«123»