1. Alessandra, mia moglie


    Data: 11/02/2018, Categorie: Cuckold Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalancai la mia bocca per la prima volta davanti all’uccello di un uomo. Lui non perse tempo e me lo conficcò subito tutto dentro fino in gola. Immaginavo che lui avrebbe fatto così e sentii il suo uccello ingrandirsi a dismisura nella mia bocca. Mi faceva male perché me la penetrava furiosamente. Dentro e fuori me la riempiva e sembrava come volesse scoparmi la bocca. Non riuscivo neppure a respirare perché lui si divertì anche ad otturarmi il nasino. E così facendo mi urlava di respirare succhiandogli il cazzo. Io brontolando ubbidii e lui mi strepitò che ero proprio bravissima nel farlo così! Non poteva credere che fosse per me la prima volta che facevo quella cosa! Nessuna era stata brava come me! Fu proprio un vero maiale e si comportò male perché sapeva invece benissimo che io non l’avevo mai fatto prima a nessuno!”
    
    “Ti venne così dentro, Alessandra?” Mia moglie fece una piccola smorfia di disgusto per quella domanda così privata, ma poi rispose.”L’avrebbe voluto, lui! E me lo urlo!”
    
    “Ti riempì la bocca di sborra?” “Oh no! Mi dimenai furiosamente perché non volevo proprio il suo sperma in bocca. Avrei sicuramente vomitato. Mi svincolai e riuscii così ad evitare lo schizzo in bocca. Come lui avrebbe voluto. Ma il primo violentissimo spruzzo me lo sentì tutto però sulla fronte ed i tantissimi altri suoi fiotti sulle guance e sulle labbra serrate. Il suo liquido seminale era stato tanto, caldissimo e soprattutto molto, molto puzzolente. L’odore fortissimo dello ...
    ... sperma dell’uomo mi nauseò subito e mi fece quasi vomitare. Ma riuscii faticosamente a trattenermi e non farmi vedere in quella situazione così imbarazzante!
    
    “Ma ti era piaciuto, Alessandra?” “Assolutamente no! E lui era stato così prepotente! Pretese pure che dormissi per tutta la notte nel lettone nuda ed avvinghiata a lui. Dovetti anche tenere appoggiato al suo ventre depilato ancora sporco di sperma il mio volto pure già completamente ricoperto del suo seme che mi aveva appena schizzato addosso. Mi costrinse inoltre così a continuare a sfiorare con le mie labbra socchiuse il suo glande ancora gocciolante di bianchissimo e liquidissimo sperma. Dovevo essere la sua schiava! Sottomessa ed ubbidiente. E lui era il maschio padrone sempre eccitato che doveva ancora produrre sperma. Ne era ancora pieno, uffa! Da tanto tempo non l’aveva fatto così! Durante la notte lo sentii masturbarsi furiosamente. Fece indurire di nuovo il suo uccello ed appoggiò il glande sulle mie labbra ben chiuse. Lo senti fremere e sospirare. Per altre due volte raggiunse l’orgasmo e spruzzò tanto sperma. Sempre sul mio volto lasciato lì indifeso. Mi ricoprì di nuovo completamente il mio bel visetto. Sbuffai, mi lamentai ma lo lasciai fare.
    
    “Al mattino quando mi guardai allo specchio mi infuriai. Ero completamente ricoperta di sperma! Devastata. Non mi bastò una doccia eterna! Furibonda per quel trattamento che mi aveva riservato lo lasciai immediatamente!”
    
    “E dopo quella avventura? – continuò ...
«12...789...»