1. Alessandra, mia moglie


    Data: 11/02/2018, Categorie: Cuckold Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... meno doloroso! Ma egualmente io ero terrorizzata e tesissima. Ero sempre più tesa e nervosa e non riuscivo a non muovere il mio culetto. Ma poi, rassegnata ed in silenzio ubbidii. Sentii distintamente le sue dita cercare di allargarmi il mio buchino e subito dopo il suo glande appoggiarsi sul mio piccolo forellino posteriore ancora per poco tremendamente vergine. Lo sentì spingermelo piano dentro e penetrarmi. Mi fece male, tanto male. Ero indubbiamente stretta e lui stesso sentiva del dolore nello sverginarmi. Mi stantuffò per alcuni minuti infilando oltre la metà del suo uccellone dentro di me. Poi lo sentì scuotersi tutto, gemere ed infierire con altri possenti colpi dentro il mio intestino. Fu allora che mi inferse un altro violento colpo e me lo spinse tutto dentro. Sì, mi aveva aperta completamente e spalancata. Ce l’avevo tutto dentro! Proprio tutto! Ondeggiavo e mi dimenavo furiosamente. Mi sentivo umiliata posseduta in quel modo e con tutto quel coso dentro di me! E provai un dolore lancinante. E fu allora che lui mi urlò fiero che stava per venire dentro nel mio culetto! Mi avrebbe riempita l’intestino con il suo sperma. Sarebbe stato tantissimo… Ma bellissimo! Per lui…”
    
    “Ti venne così dentro, Claudia? – le chiese allora alterato Riccardo – Ti riempì così il tuo bel culetto di sborra?”
    
    “Sì, amore, mi fece proprio questo. Sentii il suo liquido seminale caldissimo scorrere dentro di me e riempirmi tutta. Aveva ottenuto quello che voleva! Venire dentro di me, ...
    ... dentro il mio giovane e vergine corpo!”
    
    “Ma ti era piaciuto, Claudia?” “Oh no, proprio no! Ma non volevo assolutamente che lui mi sverginasse anche la mia giovanissima e vergine fica. L’avrei offerta a colui che sarebbe diventato mio marito! Tu, amore…”
    
    “E dopo quella avventura? – continuò Riccardo – Hai avuto altre esperienze di un certo tipo?”
    
    “Le solite feste al liceo e quelle più piccanti all’università. Furono delle feste che per alcune mie amiche finirono male. Io riuscii a salvarmi in certe situazioni molto scabrose. Riuscii a passare indenne in certe circostanze nelle quali alcune mie compagne di facoltà dovettero subire delle umiliazioni molto pesanti per delle giovani donne quali erano. Non era stato piacevole qualche volta per alcune di loro per punizione spogliarsi davanti a tutti quei ragazzini in calore ed ululanti. Anche integralmente e mostrarsi proprio come erano fatte. Ed altre, poi, a completamento dell’opera far divertire i ragazzi che si erano già ben eccitati nel vederle nude. Era il pegno che alcune avevano dovuto pagare per entrare, da giovani matricole, nella goliardi. La masturbazione con le mani o con la bocca era diventata in quelle feste la naturale conclusione. E lo sperma scorreva a fiumi! Io mi ero sempre invece ben gestita e nessuno mi aveva mai vista nuda ed ancor meno ero stata costretta a darmi da fare in altre porcate!”
    
    “Prima di tuo marito hai fatto un pompino solo ad un altro, allora… – perseverò nelle domande indiscrete ...
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