1. Alessandra, mia moglie


    Data: 11/02/2018, Categorie: Cuckold Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... dirle io davanti ad un altro uomo!” “Puoi dirle, Claudia, le puoi dire… C’è tuo marito qui!” “Sì! Uffa! E va bene! Ci sono riuscita e l’ho fatto anche sborrare. Sì, Giovanni me l’ha fatta in mano. Era una delle prime volte che vedevo un uomo schizzare il suo seme. Il ragazzino me la spruzzò tutta in mano e scoprii anche allora quanto fosse il vostro liquido seminale caldo e puzzolente.”
    
    “Solo seghe, amore? – insistette Riccardo – Hai fatto anche dell’altro, mi pare…” “Solo una volta, amore, prima di te! Anche questo lo sai bene. Ed anche con chi! Quello lì voleva proprio scoparmi e mi aveva portato nella sua mansardina. Io mi ero fidata ma la cosa degenerò molto presto. Mi volle subito nuda, completamente nuda…”
    
    “Era la prima volta che ti mostravi così, proprio completamente nuda, ad un uomo?” “Sì, era la prima volta e quando mi abbassò la mutandina andai totalmente in confusione e non capii più nulla. Riuscii a stento a percepire le sue intenzioni quando sentii lui appoggiare il suo glande sulle grandi labbra della mia fica ancora vergine. Urlai, strepitai e mi dimenai violentemente. Strillai che ero ancora vergine, non ero pronta e che non volevo farlo. Ero disposta a tutto il resto, se lui l’avesse voluto. Ma non a farmi sverginare…”
    
    “Lui cosa fece, allora? – chiese subito con decisione Riccardo alla sua mogliettina agitatissima – Doveva essere furioso…” “Era furibondo e mi urlò che mi avrebbe spaccato il culetto che era sicuramente pure vergine…” “Lo supplicai ...
    ... di non farlo perché ero veramente vergine dappertutto, in tutti i miei buchini! Anche lì… Ma lui non volle sentir ragioni e mi consigliò, per lenire il dolore che mi avrebbe procurato, di bagnare più possibile il suo uccellone che aveva già messo in bella mostra davanti ai miei occhi spalancati.”
    
    “Ti invitò allora a fargli un pompino, amore… – infierì allora Riccardo sulla giovane moglie sempre più in difficoltà a quelle domande – E per te era la prima volta…” “Sì, era la prima volta che prendevo in bocca l’uccello di un uomo. Me ne avevano parlato solo le amiche! Lui mi spiegò anche nei particolari come dovevo farlo. Io lo ascoltai attentamente. Il fatto che fosse per me la prima volta e la mia evidente incapacità lo eccitarono in modo particolare. Mi bloccò la nuca e mi costrinse a spalancare più possibile la bocca. Dovetti succhiarglielo e leccarglielo per un’eternità. Mi faceva tanto male anche la bocca quando finalmente lui reputò che il suo uccello sufficientemente fradicio della mia saliva fosse pronto per iniziare la penetrazione del mio culetto. Mi girò, mi blocco con un braccio il capo sul cuscino e mi fece sollevare un po’ il mio culetto. Io ansimavo e lui mi urlò che ero bellissima in quella posizione, alla pecorina. Aggiunse che stava per incularmi, di non agitarmi e di stare ferma. Mi urlò poi che dovevo rilassarmi! Dovevo permettergli la penetrazione non stringendo timorosa il mio buchino e soprattutto non contrarre la muscolatura. Così facendo sarebbe stato ...
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