1. Attese


    Data: 27/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: nuoviracconti, Fonte: RaccontiMilu

    ... senti scavalcarti e sedermi su di te, abbassandomi per stendermi sul tuo corpo…senti il peso del mio, quasi a schiacciarti per toglierti il fiato. Senti il mio petto su tuo, il mio calore addosso e il mio respiro sulla tua guancia. Ti afferro il viso e lo dirigo verso di me, baciandoti a fondo e leccandoti le labbra. Mi mordi un labbro pe farmi arrabbiare, sperando in una mia reazione violenta. Sorridi quando mi stacco, stringendo i denti in attesa di uno schiaffo.
    
    Invece la mia mano scende sul tuo collo, afferrandolo piano per tenerti ferma senza soffocarti. Il mio viso si avvicina al tuo orecchio, sussurrandoti nel buio.
    
    «Adesso farai la brava, perché stiamo per fare qualcosa di molto pericoloso insieme…e se ti comporterai bene, se sarai ubbidiente riceverai una ricompensa. Se invece farai storie e tenterai di ribellarti anche una sola volta…» nel dire così, ti mordo piano un orecchio. Ti fermi, ascoltando il tuo corpo tremare mentre la mia mano scende dal collo sulla tua spalla, fino al fianco e risale sfiorandoti appena, fino all’ascella. Una scarica di elettricità di attraversa, gemi di dolore, disagio, eccitazione. Il tuo corpo scatta, cercando di inarcarsi restando schiacciato dal mio peso. Istintivamente tiri la corda cercando di chiudere il braccio sul fianco, cercando di far smettere quell’inferno che ti impedisce di riprendere fiato.
    
    «Ti prego…Ti prego!.. Oddio, ti..» smetto, facendoti crollare nuovamente. Respiri affannosamente, mentre riapri la bocca ...
    ... per accogliere le mie dita. Almeno sei certa di dove siano, e questo ti tranquillizza.
    
    «Hai capito come devi comportarti?» Non lo vedi, ma sei certa che stia sorridendo. Ami sapere di essere nelle mie mani, e odi saperlo.
    
    «Resta immobile d’ora in poi e ascoltami bene» comincio, afferrando un oggetto dal comodino a fianco. Fa un rumore secco e tagliente, di ferro. Senti una lama fredda appoggiarsi sul collo, proprio sulla vena. «Questa è una forbice da tessuto, estremamente tagliente. La userò lungo tutto il tuo corpo, per spogliarti e per torturarti…e ti farò male, molto, ma saprai sopportarlo da brava non è vero?»
    
    Sei spaventata, senti la lama muoversi ogni volta che deglutisci. Senti la testa riempirsi di pensieri, prima di svuotarsi completamente e abbandonarti a me con un semplice «Sì».
    
    Tolgo le forbici dal tuo collo, trascinando via un brivido dal tuo corpo. Ti bacio, stavolta dolcemente, facendoti riacquistare il calore che il tuo corpo aveva perso per il momento di paura. Muovi appena i fianchi sotto di me, nuovamente eccitata e sentendo la mia erezione anche attraverso i jeans. Ogni suono, ogni movimento è esaltato dal buio e ogni secondo sembra durarne dieci. Mi senti tirare nuovamente la tua canotta, stendendola fino alla pancia per poi inforcare le forbici facendo dei suoni freddi, ferrosi. Senti il metallo appoggiarsi al tuo stomaco, premendo appena in punta come volesse trafiggerti: i tuoi muscoli si tendono, respingendolo e facendolo scivolare e ...
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