1. Cristina


    Data: 27/10/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster

    ... se potevi togliere il cetriolo.
    
    “buttalo nel cestino” ti ho detto bruscamente ma più per la mia dimenticanza che per il tuo dubbio
    
    lo hai tolto facilmente, in fin dei conti è più difficile inserire che togliere. Sulla punta del cetriolo c’era una sospetta macchia che ti ha imbarazzato ma poi lo hai gettato nel cestino e ti messa nella giusta posizione per ricevere la punizione.
    
    Hai barcollato, e non poco, mentre mi hai raggiunto.
    
    eri pronta!
    
    I miei occhi avevano una vista fantastica,
    
    ll tuo ancora cinereo sedere, il tuo buco del culo ancora leggermente aperto, i capelli spettinati che ricadevano scomposti sulle spalle. Le mie gambe godevano del tocco dei tuoi turgidi capezzoli a cui ancora non aveva dato nessuna attenzione, il bagnato della fica che toccava la mia gamba destra.
    
    Ho passato con delicatezza le mani su tutto questo ben di Dio, facendoti rabbrividire e sospirare da questo diverso tipo di piacere. Ho acceso il telecomando al minimo sentendo quel ronzio nascosto e gustandomi il movimento delle natiche, l’ano che si apriva e si chiudeva, i tuoi gemiti di piacere, e
    
    “fino a quando non godrai non smetterò. Quindi concentrati altrimenti farai il viaggio di ritorno in piedi perchè non potrai sederti”
    
    tu hai sentito la mia eccitazione aumentare ed hai capito che non scherzavo
    
    le sculacciate sono iniziate quasi impercettibili e con un ritmo blando e regolare. Dopo circa un minuto però le cose sono cambiate. I colpi sono diventati più forti ...
    ... e senza uno schema, colpivano non più con una cadenza ritmica ma a caso creandoti una specie di confusione nella testa. Così sarebbe stato più difficile godere! Poi per tua fortuna ho rallentato un minuto per gustarmi il calore delle natiche diventate rosse ed ho aumentato al massimo le vibrazioni, ho atteso che il tuo corpo cominciasse la danza dell’orgasmo quasi raggiunto e poi ho ripreso con colpi forti ma alternati che neanche sentivi per l’imminente orgasmo.
    
    Quando hai goduto, cosa per te inconcepibile fino a qualche tempo fa, piangevi. Dolore e piacere mischiati insieme, felicità e umiliazione, libertà e sottomissione, rispetto e amore.
    
    Tutto questo vorticava nella tua testa mentre ti portavo sul letto.
    
    Distesa eri in mia balia.
    
    Ho portato il cazzo davanti alla bocca che tu hai aperto inghiottendo tutto per darmi piacere, per ringraziarmi, per dirmi che eri la mia sottomessa.
    
    Ti ho scopato la bocca come se fossi una troia da due soldi ma non volevo godere così, non oggi.
    
    Mi sono alzato e ho preso un altro cetriolo, più grande del precedente. Alla sua vista dei sbiancata per paura che prendesse il posto dell’altro.
    
    Mi sono seduto sul letto appoggiandomi alla parete ho detto di impalarti da sola, di incularti sul mio cazzo dandomi le spalle. Ti sei girata e seduta su di me, hai preso il cazzo e lo hai puntato su quello che consideravi il tuo orifizio intoccabile per poi calarti lentamente per gustare le sensazioni che provavi.
    
    Il tocco del cazzo ...
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