1. Cristina


    Data: 27/10/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster

    ... sulla fica cercando di prendere più fluidi possibile e li lecchi. Sei diventata ghiotta di questo sapore, del tuo sapore!
    
    Esci dal bagno e torni al tuo posto. Mi vedi seduto sul sedile alle tue spalle, e capisci che ero lì già da prima.
    
    "Sarà salito dopo di me" pensi mentre mi passi accanto.
    
    Il viaggio continua tranquillo fino a quando non passa il controllore.
    
    La vibrazione la intuisci prima di percepirla dentro di te e un gemito roco ti sfugge dalle labbra prima di riuscire a controllarlo.
    
    Le vibrazioni variano di intensità mandandoti in estasi ed è con somma difficoltà che riesci a far vedere al controllore il cellulare con scritta la tua prenotazione.
    
    Lui legge il numero, controlla la lista, ti guarda e va via. Ti stai vergognano perché i pensieri che girano nella tua mente sono sempre gli stessi. Perché quello mi guarda? Sa qualcosa? Perché tutti mi guardano?
    
    Poi capisci che nessuno ti guarda, che nessuno sa delle tue attuali sensazioni, della fica che si sta contraendo con spasmi sempre più forti al punto da sembrare crampi, vorresti assecondare il tutto muovendo il bacino strusciando il clitoride ormai impazzito sul tessuto dei leggings, vorresti godere, vorresti .... ma non puoi.
    
    Finalmente le vibrazioni terminano e ti ritrovi quasi esausta afflosciata sul sedile del treno che corre veloce verso la meta, ma non troppo veloce per te.
    
    Lentamente il fiato ritorna normale, l’eccitazione svanisce (ma non troppo con l’ovulo nella fica), i ...
    ... capezzoli tornano normali, ora non spuntano più sulla camicetta, il tempo passa lentamente in attesa che passi qualcun altro.
    
    Perchè sai che appena apparirà qualcuno le vibrazioni torneranno, forse anche più forti.
    
    Vorresti girarti e guardarmi, chiedermi di fermarmi, ma non lo fai per due ragioni. La prima è che sai che non accetterò mai le tue preghiere e la seconda è che temi la punizione che riceveresti.
    
    Sai che c’è una terza ragione, la più importante, quella che il tuo cervello non vuole ammettere ma il tuo cuore sì, e cioè che non vuoi che io smetta.
    
    Per me, dopo altri due “controllori”, il gioco diventa monotono. Ed è allora che mi siedo vicino a te, subito dopo aver spento il controllo per la terza volta. Tu sei imperlata di sudore, la camicia ha due macchie di sudore sotto le ascelle, io ne posso vedere solamente una ma è naturale che anche l’altra lo sia, i capezzoli hanno quasi bucato la camicetta per quanto sono eccitata, sui leggings, davanti alla fica, noto una vistosa macchia.
    
    Tu stai guardando i tuoi piedi. Senti il mio sguardo che vaga su di te. Sei intimorita perchè non sai cosa potrò ordinarti di fare. Ma lo farai qualunque cosa sia.
    
    Allungo una mano e imprigiono il tuo capezzolo destro, quello più lontano da me, tra due dita. Il contatto ti fa uscire un leggero lamento dalla bocca. All’inizio lo stringo con delicatezza, ti piace quando ci gioco, poi aumento la pressione, sempre di più fino a quando non apri la bocca in un muto grido di dolore. ...
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