Un cazzo pantagruelico
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: anita69, Fonte: Annunci69
... allora, come ora, è stretta, nelle labbra e nell’apertura.
Devo dire che Fabio, coscio del suo problema, è stato quella sera, ma anche le volte dopo, molto prudente e sensibile nell’entrare e nel trombare.
Lui consapevole della cosa era bravo: metteva la punta del suo uccellone fra le labbra della mia fica, stava fermo e aspettava che la stessa si bagnasse sempre più, poi entrava per un centimetro, lentamente e si fermava, aspettava, calmo e poi avanti un altro centimetro fino a quando, senza particolari problemi, riusciva a metterlo tutto dentro.
Così non mi faceva male, ma mi sentivo tutta riempita, come avessi dentro un braccio intero. Come se il cazzo mi arrivasse fino in gola.
Rimaneva fermo, non mi scopava subito, aspettava che la mia fica si abituasse a quell’ingombro.
Dopo poco ero io, che così impalata, cominciavo a muovermi per la necessità di dare sfogo alla mia libidine e a farmi scopare.
Allora anche lui si muoveva, ma non scopava come gli altri, con forza o violenza.
Muoveva il suo cazzo, che aderiva strettamente alle mie pareti vaginali, di lato, con un movimento circolare, che faceva andare in fiamme la mia fica, che colava come una fontana aperta. Si muoveva lento, senza colpi violenti, strusciava più che spaccare.
Fece così per molto tempo: piccoli movimenti del suo cazzo nella mia fica che era tutta riempita così che mi faceva l’effetto di essere scopata selvaggiamente.
Solo nel finale, dava qualche colpo più forte e sbrodava ...
... urlando fra miei orgasmi continui.
Ho scopato con molti uomini, ma con lui è stato sempre una cosa molto diversa: la mia fica veniva mantrugiata internamente da un bastone enorme più che scopata.
Come un mattarello fa nello stendere la pasta.
Ho scopato con lui una decina di volte, poi abbiamo preso, da amici, strade sessuali diverse. Lui aveva troppe richieste.
Anni dopo, quando con Gius decidemmo di mettere del piccante nei nostri rapporti sessuali di convivenza, mi tornò in mente quell’uccellone.
Ne parlai con Gius che si dichiarò disponibile a giocare a tre ma il maiale mi pose come condizione di farmi mettere quell’uccellone nel buchetto posteriore, che a Gius piaceva tanto ma che usavamo poco proprio perché il suo cazzo era, come detto, non lungo ma molto massiccio e mi faceva male.
Gius disse: così uniamo l’utile al dilettevole e vediamo di allargare il tuo culo per i nostri futuri rapporti.
Chiamai Fabio, mi riconobbe dopo quasi una decina di anni e accettò l’invito a cena a casa nostra, sapendo bene come sarebbe finita.
Dopo cena nudi sul nostro lettone abbiamo giocato tutti e tre con le nostre lingue, loro sulla mia fica, io sui loro cazzi.
Poi Gius, invidioso del cazzo di Fabio, mi ha voluto scopare per primo per poi lasciare la mia fica bagnata a lui.
Sono venuta molte volte, con Gius, che continuava a baciarmi sulla bocca, mentre Fabio agitava il suo uccellone nella mia fica.
Poi la svolta, Fabio mi gira con il culo all’aria ed io, ...