Combatti o fuggi 2
Data: 05/04/2024,
Categorie:
Etero
Tue Racconti
Autore: Sterling, Fonte: RaccontiErotici.top
... esperienza con le donne?
Questo poteva essere il momento che attendeva .
Dopo l'orgasmo Vergit sarebbe stato fiacco e lento e lei avrebbe potuto sfruttare il momento per tramortirlo e scappare.
Magari sarebbe addirittura riuscita nel suo intento iniziale , rubando le componenti per il suo vascello.
Si, era la sua unica via d'uscita.
Rinvigorita nello spirito si ributtò sul suo lavoro, leccando e succhiando.
Il membro del barbaro le pulsava in mano mentre gli leccava avidamente il glande, lunghe e morbide pennellate che lo facevano fremere e ansimare come un ragazzino.
Si azzardò a sollevarsi abbastanza da portare il proprio sguardo all'altezza del suo.
Gli occhi dell'uomo erano fissi nei suoi mentre lei gli lavorava il membro con le mani bene lubrificate di saliva.
La guardava con un'espressione di perso languore, come a scongiurarla di non fermarsi.
Le portò una mano grande e dura al viso e le carezzò una guancia.
La ragione di Cali andò in mille pezzi mentre si lanciava in avanti a baciarlo.
Le loro lingue si incontrarono frenetiche a stento contenute.
Vergit le mordeva le labbra come se avesse voluto mangiarle e Cali seppe che se non avesse messo una fine a quella situazione, non avrebbe avuto la forza di fare il necessario per fuggire.
Si staccò dal bacio a malincuore e tornò ad occuparsi della virilità del principe.
Con trasporto lo infilò nuovamente in bocca, questa volta decisa a portarlo al limite .
L'ansimare dell'uomo si fece più forte ...
... e Cali si sentì violare la gola dalle forti spinte pelviche che lui imprimeva cercando di affondarle nella carne.
Con un ultimo urlo strozzato , le bloccò il viso tra le mani e le allagò la bocca di seme.
Cali ingoiò sino all'ultima goccia quella sostanza pungente come se fosse stata acqua in un deserto, stillando dallo sforzo qualche goccia di urina sulle mutandine fradicie di umori.
Lo sentì svuotarsi e pulsare a mano a mano più lentamente sino a fermarsi , desiderando che quel momento non avesse mai fine.
Ma la fine arrivò, insieme al momento di agire.
Cali si alzò e si rese conto che nella foga dovevano aver premuto il tasto per il controllo del portellone , che in quel momento era aperto sulle colline verdi di Nimeria. Perfetto!
Si girò di scatto in cerca di un oggetto che potesse fungere da arma improvvisata per colpire il Verfellen e trovò quella che sembrava una leva divelta dall'intelaiatura danneggiata dall'impatto col terreno all'atterraggio.
La afferrò e caricò le braccia all'indietro pronta a colpire , quando vide l'uomo davanti ai suoi occhi.
Era in una posizione simile a quella di quando lo avevo trovato poco prima ma tutto era diverso in lui.
Gli occhi chiusi proiettavano ciglia lunghe e nere sugli zigomi alti , il viso attraente dalla mascella tagliente era rilassato e le labbra semichiuse lasciavano andare piccoli gemiti di piacere residuo ogni volta che il suo corpo veniva scosso da una contrazione.
Ed il suo corpo, oh il suo ...