1. Il parroco dell'oratorio 3


    Data: 08/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Andrea, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... guardò e, iniziò a parlare: 
    
    “ Marco,  tu non puoi deludermi, dovrai fare ciò che io desidero, non devi aver nessuna paura ok, non voglio che mi deludi”, io ero un po preoccupato, perchè non capivo, ma gli dissi che non lo avrei mai deluso, per nessuna ragione.
    
    Il Don prese la valigia, la aprì e tirò fuori, dei calzini rosa con dei disegni, un paio di mutandine rosa, una gonnellina con tessuto scozzese, e mi disse di indossare tutto, per la veritá all'interno vi era qualcos'altro  ma non dissi nulla.
    
    Ero agitato, ma ubbidì e, piano piano, indossai tutto, cazzo sembravo una ragazzina, anche perchè ero magro, mingherlino, pesavo si e no 50 kg, quasi zero peli.
    
    Il Don mi guardò estasiato, mi ammirava con gusto, notavo la sua eccitazione, aveva il cazzo duro e, esclamò:
    
    “ Ora cosi vestito sei una femminuccia, come tu avevi detto l'altro ieri, cosi non ti sentirai gay, ahahah”, poi mi prese per mano e mi portò in camera da letto, mi mise davanti allo specchio, E disse:
    
    “ guardati, sei uno spettacolo, sei sexy, mi abbraccio standomi dietro, mi strinse a se, subito sentii che aveva il cazzo duro, me lo spingeva sul culo, poi, iniziò Ad accarezzarmi il viso, passò le dita sulle mie labbra, le aprì, infilandomi un dito in bocca, poi due, mi sussurrò all'orecchio:
    
    “ Succhia, lecca come se fosse un cazzo”
    
     Lo feci, la cosa iniziava ad eccitarmi, poi scese, mise la mano sotto la gonna, e iniziò a palparmi l’uccello, senza sfilarmi le mutandine rosa che mi aveva ...
    ... fatto indossare.
    
    Ormai lo avevo duro.
    
    Passo a tastarmi il culo, mi infilò le mutandine in mezzo alle chiappe, a mo 'di perizoma, continuava a strizzarmi il culo, il cazzo, ormai mi stava piacendo, emettevo dei mugolii.
    
    Mi prese il bacino con la mano sinistra, con la destra spinse sulle spalle mi fece appoggiare con le braccia allo specchio, in quella posizione mi abbassò le mutandine sfilandole da sotto i piedi, mi divaricò le gambe e, mi mise la lingua nelle chiappe, inizio una lenta ma decisa leccata del mio buco, dal piacere cominciava a rilassarsi, ad aprirsi, me ne accorsi perchè sentivo la lingua entrarci, poi cominciò con le dita, prima una, poi due, infine ne infilò tre, era bellissimo, godevo davvero come una troietta, il Don ci sapeva fare, infatti mi disse:
    
    “ Ti piace vero!, vedo che il tuo buco si è rilassato bene, si è aperto, stai godendo con tre dita nel culo, hai un culetto fantastico, meglio di una ragazzina, mi è sempre piaciuto il tuo culetto, lo desideravo”
    
    Io continuavo a godere ad ogni movimento delle dita, della sua lingua che mi esplorava lo sfintere, 
    
    “ Mmm, ahhh, siiii, così, Andrea mi stai facendo impazzire, mi sento proprio una puttanella,dai continua”
    
    Il Don prende la mia gamba destra e la alza, lui si mette sotto, Inizia a leccarmi le palle, il cazzo, il culo, è stupendo, sono invaso da brividi di piacere, impazzisco, e comincio a godere:
    
    “ mamma mia Andrea, che bello, mi stai facendo impazzire, sto godendo da matti, ho il ...
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