Il parroco dell'oratorio 2
Data: 08/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Tue Racconti
Autore: Andrea, Fonte: RaccontiErotici.top
... entrandoci dentro con la lingua, emisi un mugolio di piacere, mi piaceva.
Andrea mi disse:
“ ti piace eh! Ormai sei una troietta, anzi, sei la mia troietta personale, ti farò godere, ti farò provare sensazioni mai provate”
Io riuscii solo ad emettere un mmmmm, avevo gli occhi chiusi e assaporavo il piacere.
D'un Tratto, sentii qualcosa di caldo spingere sul mio buco, era il cazzo grosso e duro di Andrea, volevo dirgli di no, perché mi faceva ancora un po male da ieri, quando persi la verginità anale, ma avevo voglia di godere. Spinse piano, sentii la sua cappella entrarmi nel culo, emisi un piccolo lamento, Andrea disse:
“Tranquilla, ora passa troietta, godrai come ieri, ti farò sborrare di nuovo”.
Il Don mi stava inculando con movimenti lenti, ma decisi, con il suo bacino faceva dei movimenti circolatori, questo mi faceva sentire il suo cazzone dentro di me provocandomi piacere, continuavo solo ad emettere: “ mmm, ahhh, ohhh, siiii, che bello”.
Il porco, sentendo il mio godimento, si eccitava di più, assestando colpi al mio povero culo sempre più decisi, diventando sempre più porco, in effetti oggi era strano, più autoritario, deciso.
“ senti come gode la mia puttanella sentirsi il culo pieno, siii, ti sfonderò il culo per bene, dai godi, oggi ti sborrerò in bocca e devi ingoiarlo tutto, capito puttanaaaa”, all ‘improvviso sentii strizzarmi forte i capezzoli,
urlai dal dolore: "ahhh", lui:
“ zitta ...
... puttana” seguito da un ceffone, “non urlare,devi godere, vedrai che ti piacerà”
In effetti subito dopo, il dolore era diventato uno strano piacere, il Don aumentò il ritmo nel mio culo, iniziavo a godere, mi mise anche due dita in bocca, dicendomi:
“ Succhiale come se fosse un altro cazzo”, stavo per sborrare, dopo una decina di colpi ben assestati nel culo, e le dita in bocca, sborrai sulla pancia, dopo un minuto, Andrea sfilò il cazzo da mio culo e, me lo Infilò in bocca riempiendomi la bocca e la gola della sua caldissima sborra, stavo quasi per sputarla fuori, era troppa, lui se ne accorse e mi intimò di ingoiarla subito, cosa che feci, poi mi disse:
“ Ora puliscimi il cazzo con la lingua zoccola”, io obbedì senza fiatare.
Gli leccai per bene la cappella, pulendola tutta.
Dopo essermi lavato, rivestito, il Don mi abbracciò e disse:
“ Marco, sei fantastico, sono molto contento di te, vedrai che con il tempo, diventerai sempre più bravo, io ti farò godere sempre di più, se continui così e, non mi deluderai, presto ti farò una sorpresa, ma non devi mai deludermi, capito!” Dissi:
“si ok Don, non la deluderò”
Mentre stavo per andarmene, il Don mi prende la mano, sento che mi da qualcosa, guardo ed erano 50 mila lire, rimango a bocca aperta.
Mi da una pacca sul culo dicendomi:
“ Te le sei meritate, continua cosi, ciao ci vediamo, mi raccomando non raccontare a nessuno questo nostro segreto”.
Uscii e andai via.