Il parroco dell'oratorio 2
Data: 08/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Tue Racconti
Autore: Andrea, Fonte: RaccontiErotici.top
Il parroco dell'oratorio 2
Dopo quell'incontro ci eravamo lasciati che Don Andrea disse: “a presto…”
Uscito, mi diressi verso casa, non avevo voglia di fermarmi nel cortile con gli amici, per la verità, era solo perchè avevo il culo che mi faceva male, il Don mi aveva sfondato per bene, sentivo ancora uscire qualche goccia di sborra.
La notte, dormì poco, ripensavo continuamente a ciò che era successo e, a domandarmi se ero gay o se fosse stata solo una normale esperienza di sesso, non sapevo darmi una risposta.
La mattina la trascorsi normalmente, avevo ancora un piccolo dolorino al sedere, ma, era sopportabile, andava man mano scemando.
Il pomeriggio andai all'oratorio, come ero solitamente fare, per giocare qualche partitella a pallone con gli altri, arrivato all'oratorio, c'era Don Andrea sull'uscio di casa, appena mi vide arrivare, mi fece l'occhiolino e un sorriso, io ricambiai il sorriso.
Durante la partitella, non è che giocassi molto concentrato, anzi, ero preso da vari pensieri, anche perchè notavo il Don che dalla finestra della sua sala mi guardava, quando effettuavo una bella giocata lui faceva il gesto di applaudire, la cosa mi faceva molto piacere, mi rendeva felice.
Ero tentato di andare su in casa da lui, ma non sapevo come lasciare la partita, allora mi venne un'idea, al prossimo scontro avrei fatto finta di farmi male. In effetti, durante un contrasto mi buttai a terra lamentandomi che avevo preso un calcio al ginocchio, per ...
... cui uscii dal campo zoppicando, e mi diressi a casa del Don, il quale non sapeva che era tutto una scusa, salì da lui zoppicando, appena mi vide mi venne incontro e, sostenendomi per una spalla mi fece sedere sul divano, dicendo:
“Cosa hai combinato Marco, dai fammi vedere”
Io dissi:
“Don, ho preso una botta al ginocchio, cavolo che male”, lui preoccupato disse:
“ togli i pantaloni della tuta che gli do un'occhiata, vediamo che è successo”. Mi sfilai i pantaloni rimanendo in slip, il Don guardò il ginocchio ma siccome non c'era nemmeno un graffio o un ematoma, esclamò:
“ Marco stai tranquillo non c'è nulla, sarà solo una piccola botta, ora ti metto un po di crema per i traumi, così starai meglio”, io annuì.
Andrea iniziò a spalmare la crema, oltre a massaggiarmi il ginocchio, salì verso l'inguine, la cosa non mi lasciò indifferente, (iniziavo ad avere una piccola erezione), il Don se ne accorse, mi guardò e sorrise.
Le sue mani erano arrivate all'inguine, io ero disteso, sentii che mi sfilava gli slip, prese con entrambe le mani il mio cazzo, iniziò a farmi una lenta sega, lui esclamò con un sorrisetto:
“ Marco, non ti dispiace se te lo meno?”
Io risposi:
“ no no, non mi dispiace”
Mi distesi nuovamente, e subito dopo sentii sulla cappella un caldo, sbirciando vidi che aveva preso il cazzo in bocca, mi stava facendo un pompino, succhiava, leccava la cappella divinamente, poi mi tirò su le gambe, scese sulle palle, mi leccò il buco del culo, ...