1. Io, i miei amici e il culo di mia sorella.


    Data: 15/10/2018, Categorie: Cuckold Incesti Voyeur Autore: amoletettone, Fonte: RaccontiMilu

    Accendo distrattamente la TV mentre ancora una volta sento mia madre sgridare mia sorella che, come sempre, è in ritardo per andare a scuola. La sbircio mezza nuda sgattaiolare dal bagno veloce nel prepararsi. La ramanzina di mia madre si rivolge poi verso di me, faccio spallucce e ancora insonnato mi godo la colazione con cereali e Mtv in un giorno qualunque della metà degli anni 90. Mi chiamo Cristian e ho la fortuna/sfortuna di avere una sorella strafica. Dovresti esserne orgoglioso penserete. Si lo sono, ci mancherebbe ma sentire continue allusioni, battute e commenti osceni per tutta l’adolescenza sulla propria sorella non è facile. Ines, questo è il suo nome, ha un anno più di me. Frequenta l’ultimo anno del mio stesso liceo ed è una fra le ragazze più ambite della scuola. Di quelle che quando passano tra i corridoi sfilano più che camminare. E’ bella e raffinata, molto. Bel viso, occhi castani da cerbiatta che ha preso da nostra madre, gambe snelle e affusolate, un sedere alto e marmoreo che è la sua croce e delizia. Si perché da sempre si “lamenta” del fatto che tutti la giudichino prima di tutto per il suo aspetto fisico e per quel sedere a mandolino che balza all’occhio dalla sua figura in modo clamoroso. Non può farci niente. Frutto di genetica e degli anni di nuoto, è la parte del suo corpo che fa girare la testa a tutti. Amici, professori, parenti! L’imbarazzo dei primi anni adolescenziali ha lasciato poi in lei la consapevolezza di avere un’ arma di seduzione ...
    ... atomica. Da ragazzino ogni volta che invitavo gente a casa dovevo sorbirmi tutta una serie di sghignazzi e sfottò da parte dei miei amici. D’altra parte mia sorella ci metteva del suo girando per casa in leggings con la scusa di dover fare allenamento. Salutava in modo ammiccante mentre giocavamo ai videogiochi e passava e spassava davanti al televisore in salotto facendo incollare a tutti gli occhi sul suo culo di marmo, compresso in pochi millimetri di stoffa elasticizzata. Gli anni passavano e le abitudini rimanevano le stesse, anzi la sua vanità sembrava crescere sempre di più mentre prendeva consapevolezza della sua femminilità e del suo essere sexy. I fidanzatini che si sprecavano e le prime esperienze sessuali la facevano sentire più sicura di se. In poco tempo si rese conto di poter avere in pugno chiunque volesse. Che ci godesse a fare la rizzacazzi era palese e più di una volta la faccenda fu motivo di litigio tra noi due. :-” che sei geloso?? Mi diceva ridendo e ridicolizzandomi :- “Ma ti pare il caso di girare per casa in quello stato quando ci sono i miei amici? ribattevo io. :-” Che vuoi che facciano… al massimo guardano e allora?” io :-“guardano e sparlano… perché “per caso” la doccia la fai sempre negli orari giusti… quando ci sono loro!”. “Ormai neanche l’accappatoio metti, esci col telo…” Lei si divertiva della mia gelosia, la cosa mi mandava in bestia. Una sera alla mia ennesima rimostranza mi freddò con una risposta che non mi aspettavo prima di sparire in ...
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