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Quella santa donna della zia sandra
Data: 14/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... così…”. Lei cercava di tirarsi indietro con la testa, per riuscire a respirare, e per togliersi quel cazzo enorme che le stava arrivando in profondità, nella gola. Mi venne un’idea che misi subito in atto. Mi voltai appena e presi la macchina fotografica che avevo lasciato nel cassetto, insieme agli altri giochi. La puntai su di lei e misi a fuoco. “Zia”, le dissi con voce forte e decisa, “guardami!”. Lei aprì gli occhi e rimase paralizzata, trovandosi davanti l’obiettivo. Ebbe un leggero movimento solo quando sentì il primo “click”, immediatamente seguito da altri. Mi raggiunse la sua protesta soffocata: “mmmhhh… mmmhhhh…”. “Che c’è, zia? Dai che ti faccio un book fotografico…”. “Mmmmhhh… mmmmhhh…”. Feci un leggero movimento all’indietro, lasciai che il cazzo le uscisse dalla bocca per metà della sua lunghezza, e poi ricominciai a fotografarla. Immortalai la sua espressione di terrore e di sofferenza, gli occhi sgranati che fissavano l’obiettivo, mentre se ne stava con metà del mio cazzo in bocca. “Oddio, zia… sei fantastica…”, commentai mentre continuavo a scattare, “queste foto le faccio vedere ai miei amici…”. “Mmmmhhh…”, faceva segno di no con la testa. “E poi, magari una volta li facciamo venire qui… così ti faccio fare pompini a tutti…”. Mi avrebbe pregato di non farlo, se solo avesse potuto parlare e unire le mani. E invece se ne rimase li, inginocchiata ad ingoiarmi il cazzo. Feci ancora una decina di scatti, e poi rimisi la ...
... macchina fotografica nel cassetto. Tornai a impugnarle la testa con entrambe le mani, e le dissi: “no, dai, zia… non faccio venire nessuno… la tua bocca deve essere solo mia… anzi, non è che adesso che ti ho sverginata, vai a casa e ti metti a fare pompini allo zio, vero?”. Le tolsi il cazzo dalla bocca e rimasi a guardarla, mentre cercava di riprendere fiato. Continuai: “allora, zia… i pompini li fai solo a me, hai capito?”. Quello che sentii era un filo di voce, non di più: “si…”. “Completa la risposta…”. “Si, padrone…”. “Brava. Dai, dimmelo che li farai solo a me”. Si prese ancora un secondo, poi rispose: “i pompini li farò solo a te, padrone…”. “Brava zia!”. Così dicendo le spinsi di nuovo il cazzo in fondo alla gola, entrandole tutto, fino alle palle. Ricominciai a scoparla e andai avanti alcuni minuti. Fiotti di saliva le uscivano dalle labbra e cadevano per terra, mentre il suo gorgoglio si faceva sempre più intenso, tanto che a un certo punto ebbi la sensazione che stesse per vomitare. Le estrassi il cazzo dalla gola, uscii dal suo corpo e godetti nel vedere la quantità di saliva che sputò fuori nel tentativo di riprendere fiato e di evitare il vomito. Rimasi a guardarla alcuni istanti, poi la presi con le due mani per le ascelle e la aiutai a rialzarsi. Quando fu di nuovo in piedi, davanti a me, le sussurrai: “zia, sei bravissima. Avrei voluto sborrarti in gola, ma ho altri programmi per te…”. Mi guardò con una luce strana negli ...