1. La dolce Valentina e i suoi piedini


    Data: 14/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lo Sbavatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... erezione per tutto il tempo, lì piccolo come al solito ma orgoglioso di me, orgoglioso che io stato abbastanza uomo da parlare chiaro alla donna che mi piace. Nudo sul letto, sento un knock knock sulla mia porta. “Un attimo” dico e mi affretto a vestirmi. Infilo jeans e maglietta e vado alla porta. Non dico che me lo aspettavo ma non sono del tutto stupito. Non che io sia un ragazzo particolarmente avvenente, ma Valentina ha un animo buono e ha capito che mi piace davvero. Forse vuole chiarire, ecco perché ora è in piedi davanti alla mia porta e mi sorride timida e dolce. “Ciao” dico deliziato dalla visita. “Possiamo parlare?” chiede “Certo, vuoi entrare? Scusa il disordine” soggiungo. “Ho pensato che anche se ho un fidanzato ci sono tante cose che possiamo fare senza che io lo tradisca… cioè senza che tu mi penetri…” mi dice. Rimango un attimo perplesso. Come mai un approccio così diretto? Cosa vuole che le faccia? Sto al gioco e procedo “Vuoi che ti lecchi?”. Lei sorride “No” risponde. È come se avesse in mente qualcosa.
    
    “Siediti” mi dice, poi. Mi metto seduto sul letto e mi accorgo che il mio cazzino, tutt’altro che timido nonostante i suoi dieci centimetri preme sui pantaloni. “Non ce l’hai molto grosso” dice Valentina colla sua risata calma. “Lo sospettavo” aggiunge. Io sono molto preso alla vista delle sue mani che si accarezzano i seni coperti dalla magliettina bianca. “Abbassati i pantaloni” mi dice e adesso la malizia traspare dalle incurvature calde della sua ...
    ... voce. Obbedisco senza fiatare. Un “sì” pavido esce dalla mia bocca e mi accorgo che per Lei farei qualunque cosa in questo momento. Il mio cazzo adesso è turgido di fronte a Valentina che con un’aria nuova e sicura si sta slacciando i pantaloni. Quando si gira il tessuto dei jeans ha già cominciato a scoprire il tanga nero che le adorna i fianchi e mette in risalto il culo. Respiro pesantemente e gemo di piacere, mentre lei si siede sul letto e mi dice con imperio gentile “Fammi un massaggio ai piedi”.
    
    Le tolgo le infradito per ammirare meglio le unghie accuratamente smaltate di indaco e le dita rotonde e affusolate. Valentina mi sfiora il cazzo con la pianta del piede destro e ride cristallina. Mi guarda trasalire di piacere. Comincio a massaggiarle i piedi morbidi e ogni tanto il mio sguardo pieno di brama risale le sue gambe, su per le cosce, fin dove il tessuto delle mutandine mi nega la splendida visione della sua fica. Mi piace toccarla. Mi perdo nel massaggio, nella frizione della mia pelle sulla sua, nel profumo del suo corpo. Non me ne sono accorto, ma Valentina mi sta fissando con aria divertita. La mia bocca è aperta e il piacere ha aumentato drasticamente la mia salivazione. Quando alzo la testa per guardarla timidamente in volto, Valentina sorride sicura della sua bellezza e soddisfatta dei suoi effetti, di cui ora con imbarazzo mi sto accorgendo anche io. “Non ti preoccupare” mi rassicura mentre arrossisco, “non mi dà alcun fastidio vederti sbavare ai miei ...