1. Sentimento innaturale


    Data: 13/10/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... seta dei suoi seni, simili a quelli d’un angelo sceso dal cielo profumati e teneri.
    
    Come avrebbe appassionatamente voluto che quella maglietta fosse volata via, lasciando finalmente intravedere quelle meraviglie di carne in tutta la loro accalorata e prorompente bellezza. Lui s’immaginava quei capezzoli fremere e ribollire al benevolo contatto con l’aria, irrigidirsi alla piacevole carezza del vento e al bacio sincero del sole, dove lei chiudeva gli occhi e contraeva il bel viso in una delicata smorfia di piacere. Pensava d’essere il sole e il vento, d’essere lì per giocare con quei piccoli promontori rosei di carne con il loro armonioso e perfetto profilo, disegnato dal divino artista con infinita sapienza per suscitare in ultimo l’ammirazione e la meraviglia degli uomini. Lui rimaneva per lunghi minuti come in estasi, visibilmente rapito, contemplando ed esaminando Elisa che si muoveva leggera come se volasse fra gli alberi e tra i fiori con i suoi capelli biondi, in quanto sembrava che il sole avesse regalato un po’ della sua luce e del suo splendore, perché con i suoi occhi allegri e guizzanti pareva che il cielo avesse concesso un po’ del suo azzurro, con quelle forme armoniose, delicate ed equilibrate del suo corpo, indiscusso e ingegnoso capolavoro, splendore incontestato della fantasia del divino creatore, dove la natura pareva rendere omaggio circondandolo e riempiendolo di colori, di luci e di profumi.
    
    Lei era in tutte le cose, lei era nel cielo e nell’aria, ...
    ... il vento era il suo respiro, il profumo e i colori dei fiori erano il suo profumo e i suoi colori. Lei era la dolce azzurrità delle acque, il verde dell’erba, la pace e la bellezza della natura, lei era tutto. La sua mente si riempiva di lei e del suo radicale desiderio, se l’immaginava nuda, completamente disadorna ed essenziale, mentre il cuore gli batteva forte e i sensi s’accendevano, il sangue gli pulsava nelle vene come un fiume che scorreva impetuoso e una forza primitiva gli nasceva dentro, impossessandosi di lui, soggiogandolo e costringendolo a desiderarla con tutto sé stesso. L’immaginava interamente nuda e quando Elisa si stendeva sull’erba per prendere il sole nei caldi pomeriggi d’estate, il costume a due pezzi che le copriva le belle membra, provocava stuzzicando ulteriormente la sua fantasia facendogli immaginare le parti più intime del suo corpo, compostamente nascoste agli sguardi, ma non al desiderio e all’immaginazione. In quegl’istanti lui fantasticava sui quei seni che s’offrivano generosi in tutto il loro splendore, esposti alla morbida carezza del sole, mentre il ciuffo di quei peli biondi sotto quei pochi tormentosi centimetri di stoffa comparivano quelle labbra, accostate nel dissimulare quell’essenza più intima e più segreta della sua femminilità.
    
    Lui si vedeva lì accanto al suo corpo nudo che si lasciava carezzare, che fremeva sotto le sue mani incerte e vogliose quasi impaurite e persino timorose di sgualcire sciupando tanta bellezza, poi la ...