Sentimento innaturale
Data: 13/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
La sua passione per Elisa era come un persuadente e analogamente trascinante fiume in piena. Elisa, invero, femmina entusiasmante poco più che ventiquattrenne, viveva in una villa sulla riva del lago con le sue ansie, le sue continue preoccupazioni, i suoi progetti e la sua spensierata giovinezza che trascorreva nell’agiatezza e nella prosperità, che i suoi genitori noti e facoltosi industriali le regalavano. Studiava frequentando all’epoca l’università, le sue giornate si specchiavano nelle fresche e azzurre acque del lago fra i libri, le aspirazioni, i sogni e le voglie d’una fulgida ragazza che ha il meglio di sé da offrire e da promettere.
Era bella Elisa, realmente stupenda, con i lunghi capelli biondi che le scendevano fino alla schiena, incorniciando amabilmente come una carezza quegli amabili e attraenti lineamenti del viso. Favolosa con i suoi occhi grandi e pieni di luce come due perle vive, con la sua bocca deliziosa fra quelle labbra rosee e sensuali, splendida, piena di prospettive e di speranze. Lui era esaltato, forsennato, era diventato alienato di lei, per il fatto che compiva la mansione di giardiniere in quella villa sul lago, trascorrendo le giornate fra il lavoro e contemplando la sua indiscutibile bellezza. Entrambi, infatti, rimanevano da soli per la maggior parte del tempo, perché i genitori di Elisa erano occupati tutto il giorno con i rispettivi incarichi, tenuto conto che rientravano solamente per la cena, mentre lei trascorreva gran parte del ...
... tempo per predisporre al meglio gli esami universitari.
Qualche volta Elisa frequentava le aule universitarie per seguire le lezioni e allora il giardiniere restava da solo in quella grande residenza, solitario con il suo lavoro e i suoi pensieri, emarginato ed estromesso nel grande giardino che curava peraltro con impegno e con devota passione, solamente con lei però nella mente. Quando Elisa si trovava nella sua stanza per studiare, lui lavorava fuori aspettando che lei uscisse per concedersi qualche minuto di meritato riposo e quelli erano i momenti più ammalianti e incantevoli, giacché la vedeva apparire sulla soglia della grande porta finestra che s’affacciava sul giardino e il suo cuore sobbalzava irrimediabilmente scompaginandogli senza tregua le membra. A volte, invero, si nascondeva dietro la siepe per poterla osservare senza che lei potesse vederlo, intanto che passeggiava sul prato di fronte al quel lago di colore azzurro osservandone le movenze leggere, il corpo che scivolava sull’erba, scrutando quell’affascinante figura piena d’armonia e di grazia, scandagliando i suoi seni all’interno della maglietta ed esaminandoli sobbalzare lievemente. Lui immaginava svisceratamente di carezzarli e di baciarli, fantasticava tenacemente di sprofondare dentro di essi inebriandosi integralmente della loro morbida rotondità, assaporandoli mentalmente come se fossero del cibo prelibato. Oh sì, i seni di Elisa: come avrebbe voluto deliziosamente perdersi affondando nella morbida ...