1. Regalo di compleanno


    Data: 06/10/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    Eccomi arrivata alla mia fermata, scendo dall’autobus con borsetta a tracolla, il mio vestito ritirato in lavanderia su un braccio e la confezione del dolce per il mio compleanno… Sicuramente Martina sarà a casa a preparare la festa se non ha avuto il tempo di passare lei dalla pasticceria e se questa sera non mi è venuta a prendere alla fermata come fa ogni sera. Beh, anche se non è carino come comportamento, ‘basta il pensiero’ come si suol dire.
    
    Niente di male, dopotutto devo solo camminare intorno all’isolato e nonostante sia scattato il cambio dell’ora e sia già scuro, la strada è ben illuminata e se non fosse per questa torta e il vestito che nel Nilon mi scivola… non avrei nessun problema. È sempre stata una ‘fissa’ di Martina quella di non volermi saper in giro sola la sera quando scurisce.
    
    “Signora… mi permette di aiutarla? Le sta cadendo il vestito che ha sul braccio… “
    
    Sono appena scesa dall’autobus ed in effetti sto facendo mosse da giocoliere per non far cadere nulla…
    
    “Grazie, molto gentile… ” alzo gli occhi su quel giovane di cui però non distinguo il volto perché rimane all’ombra del suo cappuccio.
    
    Per un attimo gli cedo il dolce mentre riposiziono il vestito…
    
    “Se vuole, le porto io il dolce…”
    
    “Ohh no, grazie! Non c’è bisogno… ” dico riprendendo il pacco della pasticceria… “Sei veramente gentile… grazie ancora”
    
    “Come desidera Signora… buonasera…”
    
    “Ciao caro…”
    
    Mi avvio verso casa…
    
    Chissà cosa starà preparando, per me, Martina a ...
    ... casa… mi ha parlato di un bel regalo e sono sicura che fino a tarda sera mi terrà sulla corda prima di darmelo; lei si diverte un mondo a farmi morire di curiosità.
    
    Sono all’incrocio e come sempre giro a destra; è un vialetto dove si affacciano i giardinetti di alcune villettine… sono poche decine di metri dove non vi sono, al momento, passanti anche per l’assenza di negozi.
    
    Sento dei passi dietro di me… non so neppure io perché sto aumentando il passo; quel rumore mi sembra sempre più vicino… il cuore mi comincia a battere più forte, quasi smetto di respirare tendendo ancor più l’orecchio.
    
    Cavolo! Ma cosa sto facendo? Mi faccio influenzare dalle paure di Martina? Ma chi vuoi che si interessi a me?
    
    Diminuisco l’andatura… con la scusa di riposizionare le cose sulle braccia mi fermo addirittura ed ecco che un ragazzo mi sopravanza.
    
    “Accidenti a quella stupida di Martina!” penso tirando un profondo sospiro, mi rendo conto solo ora di essere rimasta in apnea fino al momento in cui quel ragazzo mi ha superata.
    
    Al prossimo incrocio attraverso la strada, giro a sinistra e sono sulla via di casa… subito troverò un locale,un bar poi un ristorante, divisi da un vicolo a fondo chiuso dove credo si aprano le porte del magazzino del bar e della cucina del ristorante e finalmente dopo 4 palazzi, una cinquantina di metri, arriverò al cancello di casa.
    
    Ora mi trovo di fronte al bar, in lontananza vedo i lampioncini posti ai lati del mio cancello, sono accesi e il loro ...
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