1. Giocando a calcio - 5


    Data: 06/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    Capitolo 5: Slip della Puma
    
    Andrea, una volta lasciato solo prese il telefono velocemente e scrisse un messaggio al suo amico Matteo. “Ha i coglioni come il padre. Gli ho preso gli slip M ma servirà una L, gli sta stretto con quei coglioni”.
    
    La riposta di Matteo non si fece attendere come al solito. “Tale padre tale figlio. Sono contento per te. Controlla che li svuoti spesso”.
    
    Andrea rise a quel commento di Matteo rispose: “Dovrò comprare un intero set di coperte nuove”.
    
    Andrea si sorprese nel vedere che Matteo lo stava chiamando. «Ciao, che mi dici?».
    
    «Allora gli hai visto i coglioni?» disse Matteo ridendo.
    
    Andrea si mise a ridere pure lui. «No no. Ho tastato i nuovi slip che abbiamo comprato. Nel toccare ho sentito la forma ed essendo in piedi davanti a me vedevo il bozzo che gli facevano».
    
    «Che maiale che sei. Spero non abbia già i coglioni più grossi dei miei altrimenti mi incazzo di brutto» disse Matteo.
    
    Andrea si mise a pensare. «Di sicuro non più grandi delle tue minuscole palline ma è sulla buona strada per batterti».
    
    «Non insultare le mie palline. Non tutti hanno il bazooka che hai tu. Porca puttana non solo mi devo sorbire il padre con un cazzo enorme ma anche il figlio. O porca puttana, qualcuno mi salvi» disse Matteo sempre tra una risata e l’altra.
    
    «Sei tu che hai voluto mio figlio in squadra, adesso ti devi sorbire un ragazzo con i coglioni più grandi dei tuoi» disse Andrea.
    
    «Senti un po’. Si depila? Perché sai che qui nel ...
    ... calcio molti ragazzi hanno il pube tutto depilato».
    
    «No, ho visto che ha un bel cespuglio di peli sul pube. Non so se anche sui coglioni ma deduco di sì. Dovrò provare a chiedergli se vuole rasarli o accorciarli come faccio io. Ma tutte le volte che intavolo un discorso lui si fa timido».
    
    «Tranquillo, vedrai che dopo che avrà fatto la doccia nudo con tutti gli altri ragazzi della squadra non sarà più così timido».
    
    «Lo spero, per questo volevo che facesse calcio così può perdere questa sua timidezza che lo frena. Io sento che ha delle domande da farmi ma non riesce a sconfiggere la sua timidezza» disse Andrea.
    
    «Oggi che fai?»
    
    «Tra poco esco e vado a incontrare una pollastra. Spero di scoparmela».
    
    «Sono contento per te. Ficcaglielo tutto dentro».
    
    «Non so se ci starà».
    
    «Dai ti saluto amico, tienimi aggiornato» disse Matteo.
    
    «Sì sì certo. Ciao».
    
    La conversazione si chiuse e Andrea andò nella camera di Giorgio che era ancora con la divisa.
    
    «Giò io devo uscire per un po’. Tu qui ti arrangi da solo? Piega bene la divisa e poi se vuoi uscire con un tuo amico o invitarlo a casa sei libero come al solito. Io dovrei tornare per cena ma ti mando un messaggio» istruì Giorgio.
    
    «Sì certo, non c’è problema» disse garbato Giorgio che non sapeva il vero programma per il pomeriggio del padre.
    
    Andrea uscì di casa qualche minuto dopo lasciando da solo Giorgio che era ancora con la divisa. Non voleva toglierla si sentiva bene con quella divisa. Appena sentì la ...
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