1. Vita da cornuto 9 - Gli dei sono invidiosi … e gli umani resilienti


    Data: 30/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: P1945, Fonte: EroticiRacconti

    ... dell’assistente premuroso.
    
    Ornella, nonostante la giovane età, in virtù delle traversie per affermarsi nel mondo del lavoro è usa a riconoscere lumaconi che sfruttano la posizione per allettare giovani bisognose. Oddio Oronzo è un bell’uomo molto piacente, ma qualcosa le fa capire che non è precisamente una bella persona. Comunque, essendo come molte femmine vanitosa, accetta la conversazione.
    
    Spinta dalla sete, Federica s’affaccia al tavolo del buffet a prendere una bibita. La ottiene subito con tanto di cannuccia; si gira per sorbirla e si ritrova con Ornella e il suo intrattenitore. Scatta la troiaggine competitiva. Chiede ed ottiene da Oronzo un piatto di stuzzichini. Le ‘cade’ una forchetta per terra; lui si china a raccogliere e la troia gli va sopra. Non può fare a meno di vedere le balze delle autoreggenti e il minuscolo perizoma. Ornella preferisce allontanarsi e tornare verso P. e gli amici.
    
    Federica ha campo libero e ne approfitta. Succhia la grossa cannuccia guardandolo negli occhi. La patta di Oronzo si gonfia vistosamente. La invita a seguirlo sul terrazzo. Sono soli e lei si appoggia al parapetto guardando la vegetazione nel crepuscolo. Le va dietro e le appoggia il pacco sul sedere. “Ollallà! Che grosso …” Le mani di lui si stendono sulle sue tette; trovano i capezzoli non protetti da alcun reggiseno; glieli torce “ummmh …”. Lei si gira ed è subito un bacio spazzola-tonsille. La mano di lui carezza la fica. Lei gli tira giù la zip dei calzoni; ne ...
    ... estrae il cazzo. È una proboscide di notevoli dimensioni, che lentamente si distende verso l’alto. È più grande di quello di Massimo; venticinque cm. o forse più.
    
    È emozionata. Si china piegando le gambe; lo annusa, lo assaggia con la lingua. Ha un forte sapore di maschio. Riesce a prendere in bocca la sola cappella; gli accarezza i coglioni. Oronzo ha un fremito, la tira su, la conduce in una stanza quasi buia. Sono soli; la mette a quattro zampe su un divano, le scosta il perizoma, è fradicia; le punta l’attrezzo sulla fica e la penetra con voluta lentezza.
    
    “Aaahh … questo sì che è un cazzo … spingilo tutto … fammelo sentire bene … Fottimi!” La afferra forte per i fianchi e la monta con lunghe spinte: “Prendilo tutto troia … quando avrò finito non vorrai più il cazzo del tuo uomo … godi cagna … ti piace eh … non ne potrai più fare a meno …”
    
    La monta va avanti tra un orgasmo e l’altro di Federica. Quella nerchia la sta squassando come mai prima, dandole sensazioni nuove. Sono passati più di quindici minuti; sulla porta ci sono due uomini: Massimo e P.
    
    Il racconto ritorna al Punto di vista di P.
    
    La scena davanti i miei occhi mi fa star male. Stavolta non mi eccito. La chiamo.
    
    “Ciao cornuto! … guarda e ammira … non ho mai goduto così … riuscirai più a darmi piacere dopo? … aaaah …” Ha un fortissimo orgasmo. Mentre lei si contorce sul divano, lui col cazzo in mano le va sopra e la ricopre in faccia e sui capelli con un’abbondante sborrata: “Prendi la sborra del ...
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