No Quarter
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... avvicinarsi sempre più, fino a sfiorarsi. Marta appoggiò i gomiti a terra. Ormai era sdraiata sopra Lory, le loro tette premute le une sulle altre. Si guardavano negli occhi e ansimavano piano, con le bocche aperte e ormai a contatto. Quando stavano quasi per unirle, sentirono un evidente grugnito provenire da dietro i cespugli. Istintivamente voltarono entrambe la testa verso quella direzione, giusto in tempo per vedere alcune foglie muoversi e udire quello che sembrava a tutti gli effetti un lungo gemito di piacere.
‘Dio mio… Mi sa che…’ sussurrò Marta, appoggiando la guancia a quella di Lory. Erano quasi incredule, ma le voci sommesse di rimprovero, udibili da parte degli altri ragazzi lì dietro, diedero loro la certezza di non essersi immaginate nulla. E a quel punto risero, non potendo evitare di provare un istintivo imbarazzo per quel ragazzo che con tutta probabilità aveva appena avuto un orgasmo, di fatto rovinando lo spettacolo agli altri. Quell’impulsiva follia che le aveva portate ad esibirsi, infatti, stava ora lasciando spazio a una più lucida razionalità. Invitandola ad alzarsi leggermente, Lory fu in grado di guardare in basso e di notare che i loro costumi, uno a contatto con l’altro, erano entrambi bagnati dei loro umori. ‘Forse… dovremmo farci un bagno. Per calmarci un po’…’ le sussurrò, trovandola immediatamente d’accordo. Era come se quel gemito le avesse ridestate da un sogno. Si alzarono in piedi e quasi scappando via si avviarono verso il lago, ...
... assicurandosi di scegliere un percorso che non le portasse a incrociare i ragazzi. Quando i piedi furono a contatto con i sassolini, ormai a una decina di metri dall’acqua, Marta si rese improvvisamente conto di essere ancora in topless. Quel trambusto di emozioni le aveva così distratte da far passare in secondo piano quel dettaglio. ‘Ormai ci siamo, basta essere naturali’ suggerì Lory, accelerando il passo. Ora però anche lei si era riscoperta improvvisamente vulnerabile: le sembrava che le sue tette rimbalzassero in maniera scomposta ad ogni passo, si sentiva osservata da mille occhi nonostante il litorale fosse semideserto. E non le aiutò, in effetti, lo sguardo fisso sui loro seni di quell’uomo di mezza età seduto a pochi passi dall’acqua, vicino alla moglie. Anche lei, un donnone un po’ sovrappeso con indosso un costume intero, le stava guardando. Nei suoi occhi però videro emozioni ben diverse, e decisamente più bellicose.
Senza dire nulla, accelerarono ulteriormente il passo fino a immergersi, e si assicurarono di andare al largo, così da ritrovare un po’ di privacy. La temperatura dell’acqua era fresca e piacevole, entrambe lo vissero come un refrigerio necessario per spegnere l’incendio che avvertivano tra le gambe. ‘Lo ammetto – disse Marta, rompendo il silenzio – Non me la immaginavo così, questa giornata’. ‘Ti assicuro che non era così che l’avevo programmata!’ puntualizzò Lory, quasi come per scusarsi. Ma non servivano scuse, perché in fondo nessuna delle due era ...