1. La capa dei miei sogni


    Data: 27/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... dalle piastrelle. Mi girava la testa. Chiusi la doccia, presi velocemente un asciugamano, lo avvolsi intorno alla vita ed entrai in camera da letto. Mi buttai sul letto, respirando profondamente.
    
    Invece della calma desiderata, le fantasie frullavano nella mia testa. Un mare di fantasie. Averla sotto di me. Proprio qui, proprio ora. In un letto morbido. A questo pensiero il mio cazzo diventò ancora duro. Presi dal comodino una bottiglietta di gel e il fleshlight. Spruzzai una buona dose di gel sul glande e lo strinsi nel palmo. Mi chiedevo quanto si sarebbe potuta bagnare quando era eccitata.
    
    Infilai due dita bagnate nel fleshligt. Ti avrei preparato per me. Avresti gemuto di piacere e saresti stata tutta bagnata. Passai con piacere il pollice sul clitoride rosa. Non avevi idea di cosa ti avrei fatto se ti avessi avuto qui ora. Tirai fuori le dita, misi quella figa finta sul glande e lo guidai dentro. Sibilai mentre lo tiravo fuori. Era impostato su un buon vuoto. Girai il pulsante. No, fighetta . Basta succhiare.
    
    Ora ti avrei scopato. Mi alzai, misi due grandi cuscini più duri uno sopra l’altro e fissai bene il flesh tra di loro. Mi inginocchiai, lo tenni per un secondo, feci scorrere il mio glande tra le sue labbra rosa e morbide come la seta un paio di volte e mi infilai dentro. Era splendidamente scivoloso e piacevolmente stretto.
    
    La immaginai sdraiata a pancia in giù con il culo di fronte a me. L’avrei scopata con forza finché non avesse implorato pietà. ...
    ... Immaginai come le sue tette avrebbero dondolato. Come avrebbe lanciato la coda di cavallo da un lato all’altro, gemendo di piacere. Mi ritrovai a gemere da solo. Arrivò più velocemente di quanto mi aspettassi la seconda volta. Si contraeva dentro di lui mentre iniziavo a riempirlo con la seconda dosi di oggi. Mi lasciai cadere accanto ai cuscini e respirai bruscamente. Proprio in quel momento il mio cellulare suonò. Era Joan.
    
    C’era scritto: “Buonasera Max, sto leggendo il Suo report e ho alcune domande a riguardo. Se non è troppo tardi per Lei, mi chiami per favore. Diversamente, ci vedremo domani alle 9.00 nel mio ufficio. Grazie.”
    
    Allora la signora stava implorando. Sorrisi e digitai il suo numero.
    
    “Buonasera, Joan, mi dica.”
    
    “Buonasera”, disse sorpresa, “è sicuro che non La stia disturbando? Mi sembra... senza fiato.”
    
    “A volte mi succede. Soprattutto la sera”, scherzai.
    
    Deglutì rumorosamente: “Spero di non averLa interotta mentre faceva altro. Non intendevo questo.”
    
    “Per niente. Ha scelto il momento più opportuno. Non avrebbe potuto scegliere meglio.”
    
    Mi misi comodo nel letto. Ascoltavo i suoi commenti sul mio lavoro e cercavo di concentrarmi il più possibile. Il sangue mi stava lentamente tornando alla testa, così sarei stato pronto a rispondere a qualsiasi domanda mi facesse. Probabilmente era contenta delle mie risposte, perché anche al telefono si notava che stava sorridendo. Il suo sorriso mi faceva impazzire. Portai di nuovo la mia mano ...