La terapista sperimentale
Data: 27/09/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Vincent_W, Fonte: Annunci69
Questa dottoressa mi era stata consigliata da un amico, che con lei aveva finalmente risolto dei problemi interiori, che non era riuscito a sconfiggere nonostante avesse provato mille terapisti, ogni sorta di approccio era fallito: psicanalisi, terapia strategica breve, meditazione indiana e orientale, terapia della luce, farmaci, terapia sonora e ipnosi.
Io passavo un periodo piuttosto difficile la separazione, i problemi sul lavoro, il ritorno forzato a vivere in famiglia, così dopo non poche esitazioni avevo deciso di rivolgermi ad uno psicologo. Mi ero rivolto alla dottoressa Cristina, il suo approccio a detta del'amico, era del tutto originale, un po' stravagante, all'avanguardia e sperimentale; avrei dovuto portare un po' di pazienza in certi frangenti e non fermarmi alla prima impressione, ma il risultato era garantito, anzi i miei problemi erano già risolti!!
Lo studio è in una elegante palazzina, in una viuzza del centro storico, non lontano da un ampio parcheggio, alla porta la targa in ottone lucido con scritte smaltate in bassorilievo: Dottoressa Cristina Sucker, Psicologa, Terapeuta, Sessuologa.
Suono il campanello, si apre la porta, salgo una vecchia scala in marmo notevolmente stretta e ripida con le pedate dei gradini molto corte, superata una seconda porta, entro in un grande salone: reception e sala d'attesa. Tutto in stile giapponese, con al centro una fontana con saliscendi ritmico in legno.
Mi avvicino al bancone della receptionist, vestita ...
... con un kimono di seta blu, lei mi saluta:
- 'Buongiorno Signor Vincent, adesso avverto la Dottoressa che è arrivato, prima dovrà prepararsi secondo una procedura che l'assistente della signora le illustrerà...'
Nell'attesa che arrivi l'assistente, le dico di come sia graziosa l'ambientazione giapponese, e lei mi spiega che è tutto disposto secondo le regole del feng shui per raggiungere l'armonia e incanalare le energie.
Poi le dico che trovo la fontana molto rilassante e faccio una battuta: -'Però se si è deboli di vescica'
Lei ride, e mi dice che certe volte, se è trattenuta al telefono o da un paziente poi deve correre. Stiamo ancora ridendo, quando arriva Giuliana, l'assistente della Dottoressa, vestita con un kimono bianco molto elegante, mi saluta con un inchino e poi mi chiede di seguirla...
La seguo fino ad uno spogliatoio, mi spiega che la Dottoressa mi consiglia di effettuare una rapida preparazione.
Su un piano, ci sono: una vestaglia a kimono nera in una busta sigillata, un paio di ciabatte giapponesi in busta sigillata, una ciotola con dentro una sostanza trasparente e una piccola cesta in plastica.
Dovrò spogliarmi completamente, appendere gli abiti, riporre l'intimo nella cesta, cospargere il corpo con l'unguento profumato, calzare le ciabatte e indossare la vestaglia a kimono.
Giuliana mi comunica che se ho bisogno di aiuto, lei è fuori dalla porta.
Mi spoglio, e mi cospargo il corpo, la sensazione è fresca e piacevole, mi viene la ...