1. Amarnera Inverse


    Data: 24/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... di pietra, odio e metallo. Aprì uno dei cassetti, rovistò fra la montagna di giornali pornografici, ed estrasse la bacchetta magica che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Prese anche alcuni lunghi proiettili metallici luccicanti. In quel momento entrò sua madre.
    
    Tuttavia, solo ora ne ebbe la chiara visione: un altro germoglio aveva iniziato a maturare dentro di lei da molto tempo. Era come un figlio che ti nasce nel ventre. Lo senti crescere piano, dare calci e muoversi a scatti. Questo figlio della mente aveva innalzato una barricata di ferro davanti a quel mondo di tenebra. L’impalcatura si reggeva su deboli fondamenta certo, tuttavia l’odio, la rabbia repressa, il distacco, avevano rafforzato quei contrafforti pericolanti. Avevano saldato gli interstizi dei muri costruendo un’armatura impenetrabile. La solitudine aveva fatto il resto. Questo figlio dalle strane sembianze le aveva suggerito l’idea sussurrandola dietro i grigi muri di cemento della mente. ‘perché non lo uccidiamo?’ chiese un giorno. E quel giorno era oggi.
    
    Il ricordò germogliò mentre l’acqua della doccia zampillava intorno a lei. Ogni goccia che scorreva sulla sua pelle le provocava un brivido mentre il ricordo della prima punizione si faceva strada senza pietà verso la consapevolezza. All’epoca, circa 2 anni prima, suo padre aveva già abusato di lei molte volte. Mai prima di allora aveva portato i suoi amici con sé. Quel branco di depravati che formavano il gruppo della Mezza Luna. Lei rifiutò ...
    ... di avere rapporti con loro. Non resse alla vista di quei lunghi bastoni di carne svettanti verso l’alto. Scappò urlando nella sua stanza piena di peluches mentre la madre, chiusa in cucina, era intenta a rincoglionirsi con la tv. La sigla di apertura di una delle soap opera più famose del momento giungeva chiara dalla porta di legno. Rinchiusa fuori dal mondo e dalla realtà, la moglie del mostro aveva annullato la mente mentre il destino della figlia rimaneva una pallida eco dei suoi doveri materni. Dopo essersi scusato con i compari, il padre aveva sfondato la porta della camera per prenderla a cinghiate. Ne aveva prese così tante che dovettero ricoverarla un mese nel primo ospedale della città, quello con la Statua del Mondo davanti l’entrata. ‘&egrave stato un negro alto e muscoloso.’ aveva raccontato alla polizia. Le sembrava che una delle guardie indossasse sulla divisa la spilla del gruppo della Mezza Luna. Da allora non aveva più disubbidito.
    
    Rientrata in casa, andò a farsi una doccia. Non servì a molto ma almeno eliminò il freddo intenso accumulato sul pavimento lurido di quel maiale. Iniziò a rimuginare dentro di sé tutte le possibilità che le rimanevano. Quante volte si era prostituita così? Quante volte aveva ceduto il corpo e la libertà alla violenza di quel genitore mostruoso? Ormai le rimaneva poco tempo, poco tempo prima del suo ritorno. Quando il padre fosse rientrato, anche lui avrebbe ficcato il suo grosso cazzo in quella gola piccola e indifesa. Poteva ...