1. Il primo p..... non si scorda mai


    Data: 23/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: A_Sweet_Guy, Fonte: Annunci69

    Frequentavo la seconda superiore e stavo tornando a casa da scuola, come al
    
    solito in pullman. Il tragitto non era lungo, ma dopo le lezioni ero sempre
    
    assonnato, così mi mettevo le cuffie ed ascoltavo la musica guardando fuori dal
    
    finestrino. L'autobus a quell'ora era sempre pieno e non c'era mai posto per
    
    sedersi, ed ero costretto a stare in piedi appoggiato alle porte. Era una routine
    
    che si ripeteva ogni giorno, mi chiudevo in me stesso e non facevo caso a
    
    quello che succedeva attorno a me, ed il viaggio finiva in un attimo.
    
    Un giorno, mentre come al solito guardavo sognante posti visibili solo all'occhio
    
    della mia mente, sento qualcuno che mi picchia sulla spalla: "Ciao!" era una mia
    
    compagna di classe delle medie, Stefania, che non vedevo da tanto tempo visto
    
    che si era trasferita dopo il primo anno. Io me la ricordavo bene, era un bella
    
    ragazza, alta per l'età, con un bel fisico, occhi nocciola, lunghi capelli mori
    
    mossi...e lo ammetto, aveva anche un culo da urlo. Fui colto di sorpresa, ero
    
    mezzo assonnato e stanco, e di sicuro non ero abituato a parlare con una bella
    
    ragazza come lei essendo di natura molto timido. E prima che il cervello si
    
    connettesse alla bocca sentii un movimento nei miei Paesi Bassi che descriveva
    
    esattamente quanto fosse eccitante Stefania.
    
    "Ciao Stefania, che bello rivederti" furono le parole che riuscii a dire,
    
    stupendomi di essere riuscito a parlare in un ottimo italiano e senza ...
    ... balbettare.
    
    Alla fine saltò fuori che lei non prendeva spesso l'autobus, ma quel giorno
    
    andava a casa di un'amica (che era una nostra compagna delle medie) e quindi
    
    aveva preso il pullman per tornare nel nostro paese. Ci scambiammo i numeri
    
    di telefono e poi andammo ognuno per le nostre strade, io col sorriso sulla
    
    bocca come un ebete, ma contento di aver rivisto Stefania ed eccitato al
    
    pensiero di poterle scrivere sul telefono.
    
    Sorprendentemente fu lei a scrivere per prima e scrisse proprio le parole che
    
    avrei volute scriverle io:"non mi ricordavo che tu fossi così affascinante".
    
    Sicuramente lei era ubriaca, ma da li iniziammo a scriverci in modo assiduo, e
    
    da quel giorno i viaggi in pullman verso casa furono diversi, nell'aspettativa di
    
    vederla salire e di poterla rivedere. Un giorno in cui il bus era particolarmente
    
    affollato Stefania ed io ci trovammo l'uno schiacciato addosso all'altro; non che
    
    la situazione mi dispiacesse, anzi, ma nei miei pantaloni stava succedendo il
    
    finimondo e se mentre col viso facevo finta di nulla, sotto avevo il cazzo sul
    
    duro andante...
    
    fortunatamente, visto l'affollamento di persone, nessuno poteva vederlo. Ad un
    
    certo punto il pullman frenò in modo brusco e Stefania mi crollò addosso ed
    
    ovviamente una delle sue mani si appoggiò (per caso, per sfiga o per fortuna)
    
    sul mio pacco; lei la tolse velocemente con un "Ops, scusa" e vidi che era
    
    diventata rossa in viso. Se lei era rossa, io ...
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