1. Una beata espressione [Autobiografico]


    Data: 21/09/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... profumava di mare era italiana, precisamente di Piacenza. Lei aveva più di trent’anni, però potevamo sembrare pacificamente dei coetanei, dal momento che con lei fu davvero un colpo di fulmine, direi istantaneo. Io la seguivo ovunque lei andasse, ma principalmente cominciai a spiarla dal foro della serratura ogni volta che andava in bagno, la notte poi riflettevo e ripensavo al suo corpo nudo seduto sul water o bagnato dalla doccia. Io la ricordavo avvolta nell’asciugamano che non si chiudeva bene, poiché lasciava scoperto quell’esteso e foltissimo triangolo di peli scuri della sua pelosissima fica, che neanche al cinema avevo mai visto prima d’allora. E così cominciavo a sfregarmi sul cuscino con le mani sul pube, giacché percepivo il cazzo diventare duro come il marmo scivolarmi tra le dita, liscio e umido con la brama di perforare quella lussuriosa e sugosa fessura. Io assumevo tutte le posizioni possibili e probabili, immaginando e fantasticando interminabili cavalcate da sopra, da dietro, di lato e muovendo freneticamente avanti e indietro il bacino, sempre tenendo ben stretto il cazzo tra le mani. A seguito di questi lascivi e viziosi pensieri la sborrata densa e liberatoria infine arrivava, annunciata dagli spasmi dell’orgasmo, lunga e ricca, sennonché con le mani imbrattate di sperma, così come il pigiama e le lenzuola. Chissà, se la signora Malike, nel riordinare la stanza ha mai compreso e pensato a quali turbinii e a quali tumulti di passione adolescenziale ...
    ... diffondevano invadendone quelle mura. Teodora, intanto, trascorreva le vacanze con la sola compagnia dei suoi libri, in disparte da tutto e da tutti. Appena finito di cenare, quella sera come di consueto lei s’alzò, io accorto e sveglio come un segugio affamato e voglioso all’inverosimile la seguii sennonché all’istante. La lama di luce filtrante da sotto la porta del bagno era il reale segnale, in tal modo m’avvicinai accostandomi silenziosamente alla porta per spiare come il solito dalla serratura e lei era lì, già nuda che si preparava per fare la doccia. Io la osservavo mentre senza vestiti si muoveva nel bagno, spiavo le sue grandi labbra ogni volta che si chinava, insomma mi stavo godendo pienamente un gran bello ed esclusivo spettacolo, quando d’improvviso si voltò e due occhi azzurri iniziarono a fissare i miei, che in quel preciso istante erano incollati alla serratura. Lei si sedette sul bordo della vasca e allargò le gambe, lasciandomi esaminare per bene la tenera rosa carnosa, abbinata e affiancata da quella foltissima peluria della sua fica, a quel punto cominciò a toccarsi tra le gambe amorevolmente e premurosamente, senza mai peraltro distogliere i suoi occhi dai miei, ormai disidratati e inariditi per non aver mai battuto le palpebre. Io vedevo le sue dita scivolare morbide sul clitoride, le dita dell’altra mano che strizzavano dolcemente i capezzoli e la sentii gemere, mentre l’atteggiamento e l’espressione del volto sembrava diventare d’immensa sofferenza. Io me ne ...