1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 5


    Data: 21/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... nudi nella sua stanza. Gli dissi di sdaiarsi sul letto a fronte in giù e lui lo fece immediatamente. Io mi misi in ginocchio di fianco ed afferrai il suo culo. Cominciai gradualmente a massaggiarlo muovendo le mani verso il buco. Quindi vi misi dentro delicatamente un dito e cominciai a muoverlo, poi ne misi un altro, poi un altro. Mentre lo facevo sentii Oliver tendersi e poi rilassarsi, tendersi e rilassarsi.
    
    Capii che aveva evacuato quella mattina e non si era lavato bene, allora gli dissi che era il caso che facessimo una doccia.
    
    Mentre l’acqua cadeva su di noi, continuavo a lavorare il suo culo. Dopo un po’ decisi che era ora di entrare. Gradualmente spostai il mio cazzo verso la sua fessura e spinsi. All’inizio era un po’ disagevole ma improvvisamente mi accorsi che metà del mio uccello era dentro di lui e la sensazione era magnifica. La prima volta Davide mi aveva scopato troppo rapidamente e non volevo che succedesse così tentai di controllare la mia eccitazione e durare. Presto presi un ritmo lento. Dapprima Oliver non disse nulla, ma poi sembrò impazzire.
    
    “Ah... Ah... Ah... Ah... Scopa... Scopami, Ricky... Scopami... l’ho visto... Ah... ah... L’ho visto... in un porno... ah... ah... Cazzo... Cazzo... non pensavo... ah... ah... potesse essere così. Cazzo!”
    
    Lui si afferrò il pene ed io capii che non sarebbe passato molto prima che ambedue fossimo stati pronti a sprizzare. Tolsi il cazzo dal suo culo e sparai sulla sua schiena. Contemporaneamente Oliver ...
    ... gridò: “Sto venendo, sto venendo! Ahh... ah aaaaaah.”
    
    Scopai Oliver tre volte quel giorno e lui chiedeva di farlo ancora. La seconda volta sparai direttamente il carico nel suo culo, la terza volta finimmo sparando la nostra sborra sul torace dell’altro.
    
    Quando tornai a casa chiamai Davide sul cellulare. Rispose e gli chiesi se poteva parlare.
    
    “Non proprio, ma come è andata?”
    
    “L’ho scopato tre volte.”
    
    “Ci sentiamo più tardi.”
    
    Circa un’ora dopo mi chiamò:
    
    “Dimmi di lui, com’è?”
    
    “Niente male, è ottimo come te, ma ha bisogno di un po’ di lezioni su come fare un pompino, non mi è piaciuto quando ieri la sua lingua raschiava sul mio cazzo.”
    
    “L’ha fatto ieri! Cazzo! Io invece qui ho difficoltà a farmi una sega. Lo vedrai domani?”
    
    “Sfortunatamente no, mia mamma vuole che l’aiuti.”
    
    “Fortunatamente. Se continuerai a fare sesso sarai sfinito quando tornerò. Io ti voglio e ti voglio dannatamente.”
    
    Davide tornò per l’allenamento di mercoledì. Mentre ci stavamo cambiando dopo l’attività, Oliver si tenne lontano da noi, anche nelle docce. Evidentemente non sapeva cosa dire o fare. Superfluo dire che Davide non aveva di questi problemi. Gli si avvicinò mentre ce ne stavamo andando e disse: “Ci sono problemi se vengo con Ricky domani? Ci passi a prendere alle undici?”
    
    Nel tragitto verso casa Davide disse che aveva pensato di andare da Oliver ma che non vedeva l’ora di mettere le mani su di me quella sera. Non ne poteva più di mettere il cazzo nel mio culo ...
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