1. Avventure di uno studente Cap 3


    Data: 16/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Trans Autore: Paolina, Fonte: RaccontiMilu

    ... suo cazzo. Respiravo a fatica con il naso e ogni conato che provavo alla gola s’irradiava facendomi contrarre il buco del culo come uno spasmo vaginale. “succhia troia… ingoiatelo fino alle palle, affoga sul cazzo maiala, è questo che volevi succhiacazzi che non sei altro…” Si era la verità ,era quello che volevo, essere la sua troia e schiava del suo magnifico uccello. Presi a salire e scendere molto lentamente, dalla gola alle labbra e poi giù, di nuovo in gola. Con la lingua intanto leccavo e avvolgevo la cappella. Il culo mi pulsava e il pisellino era diventato durissimo, mugolavo come una gatta mentre lui, eccitatissimo, mi teneva la testa e m’impediva di staccarmi dal cazzo. Pompai così a lungo, poi aumentai il ritmo, iniziai a succhiare goloso roteando la testa. Lo toglievo dalla bocca mentre lo tenevo stretto saldamente in mano, facevo colare la saliva sul cazzo e intanto guardavo Carlo dritto negli occhi con la faccia sconvolta di una femmina impazzita di cazzo. Lui godeva come un maiale, mi diceva quanto ero vacca e quando lo guardavo, mi dava della troia succhiacazzi, al che gli sorridevo sfacciata chiedendogli se gli dispiaceva e lui mi mollava uno schiaffo in piena faccia. Adorabile punizione per la mia sfrontatezza…. Continuai il pompino, alternando affondi in gola a leccate di cappella, mugolando sempre e riempiendo Carlo di complimenti per quanto fosse forte e maschio. Ero innamorata di quel cazzo e credo anche un po’ del maschio che lo ...
    ... sfoggiava…. “ cazzo Paolina quanto sei troia… spompini che è una meraviglia…”. “ tutto merito della tua fava stupenda, mi manda nei matti… lo vorrei sempre in bocca Carlo, quando vuoi basti che mi ordini ed io mi metto in ginocchio ubbidiente e ti spompino quanto vuoi, sei un maschio stupendo…“ Dissi mentre lo guardavo dritto negli occhi. Le mie parole e il mio lavoro di bocca lo mandarono oltre il limite, inarcò la schiena comincio a urlare e mi sparò tutto il suo nettare in bocca, io mi scostai per sentirlo anche sulla faccia e mentre continuava ad ansimare e sborrare senza sosta io lavoravo di lingua per non perderne una goccia. Ero golosa di quel nettare dal sapore appena un po’ salato che ormai avevo ovunque sulla faccia. Lui si rilassò mentre io come una cagnetta devota cominciai a ripulire la cappella, il tronco e la pancia di lui, dove erano schizzate alcune gocce. Lo tenevo in bocca mugolando appagato come un neonato con suo ciucciotto. Con una mano raccolsi tutto lo sperma dalla mia faccia e me lo portai alla bocca per soddisfare la mia voglia di maschio. “ grazie Carlo è stato stupendo, mi sono sentita così femmina “. “ non solo femmina, sei davvero una gran troia, ma non provare mai più a succhiarmi il cazzo senza che sia io a chiedertelo frocio, intesi?“ “ la tua troia Carlo… certo non mi permetterò, ma tu sai che quando vuoi la tua troia è qui per servirti”. Detto questo mi alzai e andai in bagno a prendere un asciugamano caldo per il mio maschio.
    
    Segue… 
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