Avventure di uno studente Cap 3
Data: 16/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Trans
Autore: Paolina, Fonte: RaccontiMilu
Dopo alcuni giorni di assestamento, la rutine fu stabilita e i ruoli definiti senza equivoci: lui era il maschio dominante, padrone incontrastato della nostra camera ed io la servetta sottomessa che si occupava di tutto, dal rifare i letti a pulire il cesso, lavare e stirare i vestiti di entrambi, a scopare e spolverare dove serviva. Devo dire che la cosa non mi dispiaceva, anzi mi sentivo proprio bene nel ruolo di serva di un maschio così deciso e sicuro di se, io che ero sempre stato insicuro e impaurito di tutto. Finalmente un uomo che mi gestiva e mi usava, mi faceva sentire al mio posto. Poi cerano i suoi vantaggi, adoravo ad esempio pulire il bagno dopo che lui lo aveva usato, sentivo il suo odore, non importa se sgradevole o no comunque era l’odore di un maschio alpha e provavo una certa eccitazione a inginocchiami e ripulire le tracce di piscio lasciate da lui nel cesso. C’erano poi le sue mutande da lavare, non prima però di averle ben annusate e leccate per bene ovunque, assaporando quell’odore di muschio e di sudore e di piscio che immancabilmente pervadeva i suoi slip. Era diventata un’abitudine masturbarmi come un pazzo mentre le annusavo e le leccavo. Quando lui non c’era ovviamente. Un giorno però successe. Non so perchè ma Carlo rientrò prima del solito, non lo sentii entrare… ero seduto sul cesso nudo con la mia pisellina in mano e le sue mutande sulla faccia. Inalavo e leccavo mentre mi segavo lentamente assaporando ogni sapore di lui, non lo vidi neanche ...
... quando entrò in bagno. “ Brutta frocia pervertita… ti piace leccare il mio piscio troia? Brutta maiala che non sei altro? Sei proprio una scrofa schifosa… ” “ Scusa Carlo no… non so dire… mi è presa così… scusami .“ Dissi con la faccia che mi andava a fuoco. “ Scusami un cazzo! Sono sicuro che lo fai tutti i giorni, maiala che non sei altro, ti piace ripulire con la lingua tutte le porcherie. Vediamo se sei capace di farlo sul serio allora, troia del cazzo, vediamo se mi fai un bel bidet con quella linguetta da troia che tieni così allenata con le mie mutande.” “ Cosa… cosa vuol dire farti un bidet scusami… io… io non so se… posso io… “ “ Io un cazzo frocia, vuol dire che adesso cago, motivo per cui sono tornato in camera, poi tu mi pulisci e dopo usi la lingua per finire il lavoro. Userai la saliva invece del sapone, così ti passa la voglia di leccare le mie mutande senza il mio permesso! ” Il cuore cominciò a battermi all’impazzata e mi tremavano le gambe, ero eccitatissimo ma anche impaurito, non avevo mai fatto una cosa del genere. Solo una volta con una tipa successe che mi scurreggiasse in faccia mentre la leccavo, ma quello che voleva Carlo andava parecchio oltre… Non avevo molta scelta comunque e quando mi ordinò di alzarmi e mettermi in ginocchio davanti a lui che si era seduto sul cesso ubbidii in un secondo. Ero li vicinissimo a lui quando si abbassò i pantaloni delle tuta da ginnastica. Quell’odore che conoscevo bene ormai, ma mille volte più intenso, mi colpi le ...