1. Cartomanzia - 13a parte - Quote d'scrizione e primi appuntamenti


    Data: 19/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... femminili.
    
    Quando il Maestro l’aveva chiamata dicendole che poteva tornare in possesso della sua villa, la sua curiosità femminile l’aveva spinta ad osare chiedergli a cosa fosse servito il parco della sua villa.
    
    Si era pentita immediatamente della domanda ed era già certa di ricevere un pesante insulto da parte dell’uomo come quando manifestava troppa curiosità, ma questi, invece aveva riso e le aveva dato sogghignando i chiarimenti che aveva osato chiedere: «Dora, Dora… grannissima bottana!
    
    Cosa avvenne, mi chiedesti? E io te lo dico: una bottanazza comu a tia che oggi l’attrazione di una festa di compleanno, fu!
    
    Tutti masculi e due fimmene, ma due scrofe cattive, e lei che si fece ficcare più volte da tutti in ogni buco: alla fine, insultata come la peggior baldracca, pesta, lacera e coperta di sborra, era!»
    
    Per un attimo Dora si immedesimò nell’anonima “vittima” del festino e sentì subito la reazione del suo ventre che le sembrò cominciasse addirittura a bollire: si immaginava «costretta» a sottoporsi lei stessa ai pesanti oltraggi che, con poche parole, il Maestro le aveva tratteggiato e senti la fica contrarsi dall’eccitazione, mentre i suoi raffinati slippini si intridevano all’istante del risultato della sua eccitazione.
    
    «Ma… Maestro: ommini fatti, furono, a ficcare la bottana?» E già Dora aveva tutti i sensi all’erta, immaginandosi mentre veniva presa a ripetizione da una imprecisata -ma comunque cospicua!- quantità di uomini ben oltre i ...
    ... trentacinque, quarant’anni; un’età adeguata alla sua, che aveva già doppiato da tempo la boa dei cinquant’anni.
    
    Una fragorosa risata, precedette la risposta dell’uomo: «Ma quali ommini fatti? Tutti picciotti, diciottini, furono!’
    
    Un’ondata di delusione la invase, raffreddandola quasi all’istante: lei ormai accettava, dopo che il Maestro aveva applicato le sue arti, di essere maltrattata, insultata e violata anche da parecchi uomini nella stessa occasione ed aveva scoperto che questo potente contrappasso, rispetto alla sua immagine pubblica di stimato avvocato, le provocava potenti stati di eccitazione anche al solo pensiero.
    
    Però… però no: non voleva avere a che fare con giovani, ragazzi che potrebbero essere i suoi figli!
    
    Proprio mentre formulava questa riflessione, il Maestro ricominciò a parlare e lei temette ed -al contempo- sperò di sentire quello che l’uomo le stava per dire: «Comunque la bottanazza nel tuo parco, quasi quarantina, era… Pensa a quanto si scateneranno quei picciotti, quando potranno ficcari una vecchia bottanazza comu a tia…»
    
    La cosa che non voleva, assolutamente!
    
    Ed il suo Padrone, che invece glie la preannunciava con la massima leggerezza, come se le avesse ordinato -ed era già capitato, più volte!- di non indossare intimo sotto il suo severo tailleur professionale: come una cosa quasi naturale!
    
    Pensò all’umiliazione, al doversi piegare a quella degradante scelta, inappellabile!, del suo Padrone, al suo scoramento già al solo pensarci e ...
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