Una moglie per due
Data: 19/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu
... soddisfaceva completamente le sue esigenze sessuali
Lei era in assoluta buona fede quando diceva queste cose, anche se mi rendevo perfettamente conto che nemmeno lei poteva essere sicura di quello che diceva, non avendo mai provato cosa volesse dire godere per l’azione di un cazzo che scorre nella tua vagina, e, con esperienza, sollecita il tuo clito
Se andava bene per lei non posso dire altrettanto per me.
Non potevo immaginare un rapporto che non mi permettesse di sodddisfarla come conseguenza di una penetrazione , così un giorno che eravamo in casa mia , avvicinai la cappella alla sua figa ed incominciai a spingere, deciso a verificare quanto sarebbe durata la mia scopata prima di sborrare.
Lei mi pregò di non farlo perchè mi aveva chiesto, sin dal primo giorno, di rispettare la sua verginità ed io,poichè il nostro rapporto era diventato una cosa seria , l’avevo rassicurata che avrei rispettato la sua volontà
Allora le dissi di girarsi a pancia in giù e, da imbranato quel’ero, le puntai la cappella sul buchino e,senza alcuna preparazione o lubrificazione, spinsi, allargandole i glutei con le mani.
Inutile dirvi che nonostante quella rosellina, ancora vergine, fosse scivolosa per i tanti umori che le erano colati trale gambe , mentre stursciavo il cazzo per individuare la strada ,sborrai prima di entrare in lei, piegandomi sul suo dorso
Capii così che il nostro rapporto doveva essere impostato in modo diverso
Si avvicinava, intanto, il giorno ...
... che avevamo stabilito per le nozze
Un mese prima di quel giorno accadde un fatto che avrebbe avuto un ruolo fondamentale sul nostro modo di fare sesso..
Una sera di marzo decidemmo di andare al cinema ed andammo a vedere un fil di cui , in seguito, si sarebbe parlato molto
Il film era” L’ultimo tango a Parigi “ Il film era da tempo sullo schermo di quel cinema, per cui non c’era un gran numero di persone in quella sala.
Era l’ultimo spettacolo. Prendemmo posto il più appartati possibile . Era la fine dell’inverno per cui avevamo entrambi i cappotti sulle ginocchia.
Era quasi naturale che , dato l’argomento e le scene del film, mi eccitassi , e , con la mano nascosta dai cappotti che avevamo sulle ginocchia , raggiungessi la sua figa ed incominciassi a masturbarla.
L’avevo quasi portata all’orgasmo quando un uomo , che era seduto diversi posti alla sua sinistra ,si alzò e venne a sedersi accanto a lei
Se avessi tolto la mano che avevo tra le sue gambe, l’uomo se ne sarebbe sicuramente accorto, per cui la staccai dalla figa e la posai sulla coscia, in attesa del momento opportuno per toglierla.
Dopo qualche istante sentii lei spostare la gamba per avvicinarla all’altra e qualcosa sfiorarmi le dita.
Non mi ci volle molto per capire che l’uomo aveva introdotto la mano tra le sue gambe e la stava toccando.
Sicuramente avevamo fatto qualche imprudenza che aveva fatto capire, a chi ci stava osservando, quello che stavamo facendo, al punto di sentirsi ...