1. Il Primo Uccello


    Data: 17/09/2018, Categorie: Tabù Trans Gay / Bisex Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... chi se ne frega sono le 4 di un sabato notte chi cazzo vuoi che ci sia in giro nel condominio?!” Sarà l’alcool bevuto fino ad ora che annulla le inibizioni, mi tolgo il pantalone, lo afferro, esco dalla macchina, inserisco l’allarme e con il pantalone che mi copre il pacco mi dirigo in direzione del portone dove Monica mi aspetta ridendo di gusto. Mi schiocca un bacio e mi dice “abito al terzo piano e l’ascensore non funziona e scoppia a ridere” “ E che cazzo!!!” penso tra me e me, ma d’altra parte mi rendo conto che stare al suo gioco è divertente ed eccitante così le rispondo, con il sorriso sulle labbra che, “girare mezzo nudo per le scale è il mio sport preferito”, altra sonora risata da parte sua, tipica di chi ha alzato un po il gomito, si gira mi afferra per la cravatta e iniziamo a salire le scale, avevo quel culo davanti che ondulava a destra e sinistra, l’avrei scopata sulle scale. Raggiungiamo finalmente il terzo piano, gira a destra, una serie di porte blindate si presentano sul lato destro mentre sulla sinistra una serie di finestre che affacciano sul cortile interno dove si vedono parcheggiate pochissime auto. Molla la cravatta e inizia a frugare nella borsetta alla ricerca delle chiavi, arriviamo davanti ad una porta blindata, inserisce la chiave ed apre. Una luce soffusa illumina un piccolo soggiorno, un piccolo divano sulla destra posizionato difronte al televisore. Chiudo la porta, mi sento afferrare per la cravatta ancora una volta e trascinato in ...
    ... camera da letto, l’afferro per le natiche, mentre lei inizia a scogliere il nodo alla cravatta, poi si dà da fare con la camicia che vola via in un baleno, le tirò giù la parte di vestito che le copre il seno, fu solo in quel momento che mi accorsi che le tette erano rifatte, una quarta abbondante, ma rifatta veramente bene, afferrò quelle bocce che sfidavano la forza di gravità e lecco quei capezzoloni larghi come una piazza, il profumo di rose mi mandava in estasi mmmmm.
    
    “Si leccami le tette, maiale, siiii mmmmm” mi afferra la testa e la preme contro i seni, quasi a soffocarmi, mi molla per farmi prendere il respiro poi di nuovo, poi mi mette una mano sul collo e mi dice: stasera sei mio, vedrai come ti faccio divertire poi mi molla uno schiaffo, l’ennesimo tirato senza forza come gli altri, ma che voleva far capire chi conduceva il gioco è io la lasciai fare.
    
    “Si non vedo l’ora”, poi mi spinge sul letto, mi metto seduto lei mi sale sopra e si siede, mi infila la lingua in bocca mi accarezza il petto, mi afferra un capezzolo lo lecca lo morde, apre la cinta, la sfila, la afferra dalle estremità e simula un balletto sexy muovendo sinuosamente il bacino sopra il mio cazzo che ormai non ne poteva più. Si fa passare la cinta prima sulla nuca agitando la testa da una parte all’altra, un immagine sexy da far perdere la testa a chiunque, mi sembrava di essere in un film, poi se la fa passare sulla schiena e ancora sulla testa, unisce i due lembi della cinta e mi dà una leggera ...
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