le mie storie (103)
Data: 16/09/2018,
Categorie:
Masturbazione
Maturo
Hardcore,
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... raggiungerla; le vado vicino e mi informa che stanno andando via perché una del gruppetto ha esagerato un po’ con l’alcol. Da una parte vorrei rimanere con Giovanni, ma lo spirito d’amicizia prende il sopravvento e lascio il mio amico intento a riordinarsi i pantaloni.
Sarà il caldo dell’estate ma neanche il tempo di arrivare a casa, in piena notte, che già il cellulare tintinna di alcuni messaggi. Per educazione rispondo solo a Giovanni che, dopo avermi ringraziato per la serata, rilancia invitandomi il giorno dopo a pranzo. Accetto, non mi piacciono le cose in sospeso. Appuntamento in piazza a poche centinaia di metri da casa mia, decidiamo di rimanere nei paraggi ed andiamo a mangiare un buon ragù; è inutile dirvi che durante tutto il tempo del pranzo, non abbiamo fatto altro che stuzzicarci a vicenda, entrambi con il pensiero di ciò che sarebbe successo dopo. Usciti dal ristorante mi chiede “adesso che facciamo?” Seguito da un sorrisino impertinente e una mano morta , gli rispondo tranquillamente che andiamo da me. Resta un po’ stupito, ma neanche tanto, il tempo di 4 passi per digerire e raggiungiamo casa; lo faccio sedere sul divano dicendo “di mettersi comodo” mentre preparo il caffè, quando arrivo con le tazzine mi rendo conto che mi ha presa alla lettera, infatti lo trovo in boxer che si giustifica con il più classico dei “francè fa caldo!” Rido, appoggio il vassoio sul tavolino e dopo essermi abbassata la cerniera dietro la gonna, la faccio cadere a terra ...
... rispondendogli “hai ragione!” Ci gustiamo il caffè (che per me è una religione) e riprendiamo esattamente da dove avevamo interrotto la sera prima: bocche incollate e mani una nella mutanda dell’altro e viceversa. A differenza della discoteca però, possiamo vederci bene in faccia… E non solo! La sensazione che aveva avvertito la mia manina, non era sbagliata; il suo uccello è bello grosso, diritto proprio come piace a me. Dopo avergli dato un paio di sguardi, mi chino su di lui fino a prenderglielo in bocca, intanto Giovanni cerca di togliermi la maglia e subito dopo il reggiseno. Con un po’ d’aiuto mi libero di tutto, o quasi, rimanendo in perizoma, così la sua mano prende il mio seno da sotto e mentre io sono in apnea piacevolmente, lui si passa il capezzolo tra le dita. Il suo membro odora terribilmente di sesso, lo lecco dalla base fino ad arrivare alla cappella che è già abbondantemente umida, solo per caso mi accorgo che ha le palle piuttosto grosse, sicuramente più del normale, ci gioco con la lingua, poi i suoi sospiri vengono interrotti da “voglio chiavarti!” Mi fermo, mi alzo e lo invito a seguirmi in camera … Mi segue eccome, mentre cammino sento la sua cappella toccare di tanto in tanto le mie natiche. Arrivati ai piedi del letto, mi abbraccia da dietro e dopo aver passato più volte la sua lingua intorno al mio orecchio, mi invita a mettermi a pecorina; tempo di farsi spazio tra le mie chiappe strette ed il suo membro scivola nella mia fica. Lo sento deciso, determinato ...