1. La verità di mio figlio


    Data: 29/08/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    Giacomo ha un figlio Matteo di quattordici anni e un amico Vittorio suo coetaneo. Suo figlio gli ha confessato che lui e Vittorio hanno fatto sesso. Incredulo Giacomo chiede dettagli e Matteo gli risponde di far funzionare il cervello.
    
    - Il cervello figlio mio mi si sta oscurando. Tu hai quattordici anni e quel porco di Vittorio, pensa tu che razza di amico, che ne ha come me quaranta cinque, ha fatto sesso con un minorenne, ha commesso un reato, lo capisci? È un pedofilo. È da denunciare.
    
    - Se ti avessi detto che lo faccio con Nicola, sarebbe diverso?
    
    - Ma certo Matteo, Nicola ha la tua età, stesse esperienze, conoscenze, la tua stessa malizia. Per me significherebbe che mio figlio preferisce fare sesso con i maschi e non con le femmine. Potrebbe dispiacermi o anche no, comunque lo accetterei. Perché tu sei libero di seguire la tua natura.
    
    - Allora papà c’è bisogno che ti spiego. Ho scoperto da subito che sono attratto da quelli del mio stesso sesso, già alle elementari mi piaceva misurarlo con gli altri che me lo toccavano e ho sempre vinto.
    
    - Marco cosa vuoi dirmi che sei dotato?
    
    - Sì papà
    
    - Sei fortunato figlio mio di non aver preso da me.
    
    - E chi lo sa. Questa mia dote, chiamiamola così, domina tutta la mia vita, chi lo sa non vede altro di me. È come con Rocco Tano, chi si domanda se è una persona intelligente, cosa piace a lui, di chi è innamorato, agli altri interessa solo che ha il cazzone e deve usarlo da machio, da machissimo. Lui ne ha ...
    ... fatto un mestiere da porno star, io vorrei non averlo.
    
    - Cercheremo qualcuno bravo che ti aiuta a superare questa difficolta, uno psicologo.
    
    - Papà di mestiere cosa fa il tuo amico Vittorio?
    
    - Lo psicologo. Hai preferito chiedere aiuto a lui e non a me?
    
    - Papà, questo cervello proprio non vuoi usarlo. Sono tuo figlio. Che dovevo fare, mettermi davanti a te e calarmi le brache? Così?
    
    E lo fece, Marco mi mostrò il suo gioiello e tormento.
    
    La mia reazione, pur essendo suo padre, fu la stessa di tutti. Meraviglia, ammirazione e senza volerlo desiderio. E mio foglio abituato a riconoscere quell’espressione sulla faccia di chi gli guarda il cazzo, con rassegnazione mi disse.
    
    - Anche tu papà.
    
    Allora mi avvicinai, lui era paralizzato dalle emozioni, gli tirai su le brache e lo abbracciai. Scoppiò in un pianto e quando si calmò, come un fiume in piena che rompe gli argini, mi raccontò del rapporto che da sempre ha col suo sesso che è per lui un alter ego, un identità fuori da lui.
    
    Nei bagni alle scuole elementari i ragazzini se lo mostravano e circolava la voce sulla grandezza del suo cazzo che era considerato un fenomeno. Quando lo tirava fuori gli altri rimettevano il proprio dentro ai pantaloni, qualcuno se lo menava per farlo crescere, c’era sempre chi glielo prendeva in mano e lui, pur desiderando farlo, non lo aveva toccato a nessuno. Quando passò alle medie stette molto attento a non farsi scoprire e questa specie di isolamento gli impedì di socializzare. ...
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