1. Sensazione d’onnipotenza


    Data: 29/08/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo parecchio tempo trascorso nel logorante tentennare e un lungo snervante titubare, mi ero finalmente decisa, scaraventando via i residui dubbi e le restanti esitazioni, mettendoin modo definitivoin pratica la mia azione. Siamo precisamente nel mese di luglio, in piena estate, al presente mi trovo stravaccata sul convoglio in viaggio, a momenti non mi pare credibile,perchétra circa un’ora di tragitto arriverò, in quanto non vedo il momento d’incontrarti.
    
    Per essere totalmenteleale,schietta e sincera, sono trascorsisolamentedieci mesi dalla prima volta che ci siamo scrutati in quell’occasione, attigua al distributore di benzina della tua città, in seguito ci siamo rivistiesaminandociin quel grazioso ostello cercato meticolosamente in rete. E’ stata verosimilmente una giornata eccezionale, splendida eoserei affermareincancellabile, poiché non disimparerò giammai quegli occhi sereni e ridenti, adocchiati per la prima volta, assieme alla blandizia della tua faccia e all’attrattiva del tuo gaudente e festaiolo sorriso. Io, di contro, non scorderò in nessun caso, il presentimento di potere grandissimo che ho vivamente saggiato nel corso del viaggio che mi conduceva verso di te, anticipando e rallegrandomi del fatto che saremmo stati in conclusione da soli, io e te.
    
    Io approdo con mestizia nel mio reparto, sennonché un bizzarro senso d’accoramento e di travaglio m’invadediffusamente, eppure la capoccia è altrove, l’intelletto è pure lui da un’altra parte, su quel convoglio ...
    ... assieme a te. Sono stati dieci lunghi mesi di telefonate, di lettere, di messaggi di posta elettronica, di contatti talvolta intavolati su Skype, di gioie e di festosità spartite, ma anche momenti dicosternazione, ditristezza e di malumore, lampi di rabbia, di disappuntoe di rammarico, istanti d’abbattimento, disconforto e di depressione, però appresso, senz’eccezione, quel profondo e radicato sentimento che intrinsecamente vince, che sconfigge e che supera tutto, che fa sì che adesso ci risentiamo, facendoci gioire e brillare ancora insieme senza però vederci. Ciò nondimeno, adesso stai arrivando, sicché tra non molto saremo insieme.
    
    Il tempo avanza in modo subdolo,a tratti astuto e untuoso,raccolto e silente, perché s’approssima il momento, frattanto arrivo alla stazione dei treni, mentre attendo il convoglio che sopraggiunga. Là c’è tanta accozzaglia di persone, io avanzo in direzione dei passeggeri che smontano dal treno, tuttavia riesco in lontananza ad adocchiarti. Rivolgo lo sguardo intorno e mi rendo conto che ho confuso il binario, sicché torno indietro, giù di corsa nel sottopasso e allorquando risalgo scruto ancora, e solamente dopo che la ressa si è diradata t’avvisto, mentre tu in maniera furbastra e birbante mi sorridi, nel distinguermi in tutta la mia evidente inettitudine, nella mia lampante sbadataggine che tanto ridere ti fa. Tu sei incantevole, leggiadra e bellissima, giacché ci esaminiamo e scoppiamo in ultimo a ridere. E’ vero, sì, lo ammetto, poiché ...
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