1. Giretto in barca a vela. 1-2-3 di 8 – i nuvoloni, l'imbarco, le carezze sul pontile


    Data: 27/08/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: solo-mare, Fonte: Annunci69

    ... ignari della brevissima durata del fenomeno.
    
    Pensai alla coppia che aveva optato per la spiaggia, e quasi per ripicca scrissi loro chiedendo se erano arrivati in spiaggia.
    
    Risposero subito che erano in viaggio dicendo che stavano riflettendo sulla scelta di andare in spiaggia, e che se l'invito era ancora valido, sarebbero venuti da me per un drink, ma solo per conoscerci.
    
    Stabilimmo un punto d’incontro per la mezz'ora successiva.
    
    GIRETTO IN BARCA A VELA. 2 di 8 – l’imbarco
    
    Incredulo e quasi meravigliato dal susseguirsi degli eventi, mi feci una doccia veloce, e mi recai al parcheggio esterno del porto.
    
    Erano già lì. Mi avvicinai fino a loro in vettura, scesi e mi presentai.
    
    Marco, un ragazzo di circa 45 anni, fisico asciutto, curato, con una voce possente che quasi ti metteva in soggezione.
    
    Eva, longilinea di media altezza con un fisico niente male, capelli lunghi, molto carina e con uno sguardo da felino.
    
    Cercai di non concentrarmi solo su di Eva, per non essere indiscreto, e per dare la giusta considerazione anche a Marco, ma la voglia possedere quel corpo dolce e sensuale ormai mi aveva assalito e non riuscivo a pensare e guardare altro.
    
    Parlammo del più e del meno, giusto per smorzare quell'imbarazzo che normalmente si crea in queste occasioni, fino a quando Marco mi ricordò del drink promesso.
    
    Con l'entusiasmo di un ragazzino alla prima uscita con una donna, dissi loro di lasciare la vettura al parcheggio esterno del porto e di salire ...
    ... sulla mia macchina abilitata ad oltrepassare il cancello della sicurezza.
    
    Non ricordo i pensieri che mi sfiorarono la mente in quel momento ma ricordo che ero eccitato dalla situazione improvvisa, e che in ogni caso, sarebbe stata positiva anche solo per un drink.
    
    Salendo sulla mia auto Eva si posizionò nei sedili posteriori dietro il suo compagno.
    
    Sentivo il suo profumo e dallo specchietto cercavo di spiare i suoi lineamenti e cercavo il suo sguardo.
    
    Percorrendo la banchina del porto osservavano le barche ormeggiate ed ogni tanto si lasciavano andare in qualche commento di desiderio nel possedere qualcosa del genere.
    
    Passata la seconda guardiola, arrivammo al parcheggio riservatomi.
    
    Per salire sull'imbarcazione bisognava passare, come in tutte, in una passerella stretta e Eva aveva paura, quasi un ponte tibetano dove sotto c’era il vuoto e dall’altra parte la perdizione.
    
    Da buon comandante, sapendo che a moltissime donne tale passerela mette paura mi feci carico dalla sua borsetta, e oltrepassata per primo la stessa, le tesi la mano per accompagnarla in quel piccolo tragitto.
    
    Al suo arrivo volutamente non mi spostai e si dovette strusciare su di me, per raggiungere l’ampio pozzetto.
    
    Il suo compagno, invece con estrema agilità oltrepassò il passaggio obbligato.
    
    Una volta dentro, dopo dato il canonico “benvenuti a bordo” del comandante, mostrai loro la barca, prima l’esterno poi le 3 cabine letto matrimoniali, il bagno, la cucina, la dinette il cui ...