1. Quella sera veniva giù il diluvio .


    Data: 26/08/2024, Categorie: Etero Autore: Batacchione., Fonte: EroticiRacconti

    Io ero a godermi il calduccio del camino, quando d'improvviso la pioggerellina si tramutò in diluvio. Proprio quando stavo per prepararmi la cena, sentii squillare il campanello e m'affacciai alla finestra per vedere se chi suonava mi dava afidabilità, prima di aprire la porta. Erano una signora con una ragazza e mi chiesero in coro di farle entrare ed asciugarsi. Capii che era gente affatto malintenzionata e quindi aprii subito andandole incontro. La signora era intorno ai cinquant'anni e la ragazza ne aveva certo venti o giù di lì. Le feco togliere i cappotti fradici e senza presentazioni e preamboli, le condussi al bagno per liberarsi degli abiti infradiciati, ponendo poi pantaloni e maglioni miei, invitandole a farsi una doccia e dopo raggiungermi in salotto per scaldarsi al camino. Dopo mezz'ora si presentarono non più come spauracchi di prima ma ambedue ben messe e notai che nonostante i miei maglioni un pò goffi per loro, avevano corpi assai messi bene. Ci sedemmo davanti al camino e proposi loro di cenare con me ed accettarono subito, poi chiesi come erano giunte da me dalla strada provinciale e spiegò la formosa signora di essere rimaste con l'auto senza benzina. perciò: ferme. Fu lei poi ad offrirsi a fare la cena e ci presentammo: Checco, Simona la ragazzina che aveva proprio ventanni ed infine Clotilde, cinquantadue anni, ambedue bionde e la bambolina aveva un corpicino pieno di curve che neanche il maglione rese goffo ma il seno sfociava assai. Accompagnai ...
    ... Clotilde in cucina e lei volle rimanere sola a cucinare e, solo dopo neanche mezz'ora, si presentò chiamandoci in cucina dove la tavola era apparecchiata ed io presi il meglio dei miei vini, provenienti dalla mia campagna, versandolo ai loro bicchieri che subito svuotarono per scaldarsi di più e, insomma, vuoi la cenetta ben fatta di carne sul fuoco e patate, il dolce fatto fa me il giorno prima, tutto ben annaffiato dal vino rosso corposo che ci rese tutti felici, sereni ben euforici... . Passammo poi in salotto ed io feci il caffè che rendemmo più carico con grappa correggendolo e lì si sciolsero le lingue. io mi presentai come ex commerciante e Clotilde disse chiaramente che loro due si offrivano in cambio di offerte generose e lì capii di avere a che fare con due prostitute. Simona mi fece subito presente che in cambio del aiuto offerto da me, loro due intendevano offrirsi gratuitamente ed in fondo poi io per lei ero un bel bocconcino e subito si prodigò a calarmi i pantaloni scoprendomi il cazzone già stimolato dall'invito a scopare entrambe e si mise poi a slinguarmelo con delicatezza ma Clotilde non fu da meno, infatti venne ad accosciarsi alle mie spalle e poco dopo sentii la sua lingua scorrermi su e giù sull'ano che mi eccitò bestialmente ma Simoona quando lo vide gonfiarsi e drizzarsi per me come sempre, quasi fece un balzo indietro, spaventata dalle mie misure e chiamò Clotilde a vedere che bestia avevo tra le gambe ed io ci risi sopra notando entrambe i volti quasi ...
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