Hayashi - Sabato mattina
Data: 23/08/2024,
Categorie:
Maturo
Autore: Akai_, Fonte: xHamster
Il cellulare squillava, un numero che non conosceva sul display rendeva alta la possibilità che fosse un qualche call center ed il sabato mattina non ne aveva proprio voglia, con un tono arrabbiato rispose
“Pronto.”
un istante di indecisione dall’altra parte
“Ciao Marco… Sono Silvana, la mamma di Claudio…”
fin dalla prima parola aveva riconosciuto quella voce che aveva decisamente acquistato brillantezza senza tutto l’alcool in corpo della notte precedente
“Buon giorno… Come hai avuto il mio numero?”
Chissà perché lo avesse chiesto, era una domanda sciocca e di certo non aiutava la poveretta dall’altra parte che sentiva in difficoltà
“Tua madre… Avevo ancora il vostro numero di casa ma mi ha detto che non abiti più da lei e così mi ha dato il tuo numero di cellulare, spero non ti dispiaccia…”
si sentiva dal tono della voce quanto si sentisse in imbarazzo ed a disagio
“No, figurati – rise appena per alleggerire la situazione – Dimmi.”
“Ehm… Ecco… – iniziò confusamente – Per caso ci siamo visti ieri sera?”
Non lo ricordava davvero o stava solo facendo finta per l’imbarazzo? Anche se fosse, cosa importava? Sembrava già mortificata di suo per rendere la situazione ancora più pesante e rimarcare la cosa
“Sì, in discoteca – spiegò calmo – Avevi bevuto un po’ troppo e così ti ho riportata a casa…”
Sentì un sospiro di sollievo dall’altra parte della cornetta
“Ti ringrazio… è che stamattina mi sono alzata con un mal di testa pazzesco e ...
... ricordavo davvero poco di ieri sera… non sono per niente abituata a bere… non so perché l’ho fatto…”
provò a giustificarsi come se avesse davvero avuto bisogno di chiarire con lui
“Figurati, nessun disturbo.”
provò a chiudere la questione
“È che uscendo di casa non ho visto la macchina e sono andata un po’ nel panico… Mi sembrava di ricordare di averti incontrato ed ho provato a chiamarti per capire meglio cosa era successo…”
“Non potevo lasciarti guidare in quello stato, così ti ho riaccompagnata io. La tua macchina dovrebbe essere ancora al parcheggio della discoteca.”
“Grazie! Avevo proprio un vuoto! Se è lì sono più sicura – pausa – però è lontana…”
aggiunse sommessamente
“Non hai nessuno che ti accompagni a riprenderla?”
“No, sì… cioè…”
ammutolita, sentiva quanto si stesse sforzando per pensare ad una via di fuga
“Non sapresti come spiegare l’accaduto…”
andò in suo soccorso
“Esatto! – prese la palla al balzo – Non è che per caso tu…”
“Dato che so già tutto e non c’è bisogno di spiegare nulla possa venire ad aiutarti per riprendere la macchina?”
finì la frase per evitarle lo sforzo e l’imbarazzo di doverla dire lei.
“Già…”
“Va bene, arrivo tra mezz’ora.”
“A tra poco allora, ciao!”
lo salutò rivitalizzata
“Ciao.”
e chiuse la chiamata. Ieri una buona azione, oggi una buona azione… la santità si fa sempre più vicina! Rise di sé stesso mentre si preparava per uscire.
Arrivò prima di quanto pensasse, lei non era in ...