Cuck lei? a volte succede...
Data: 22/08/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Neottolemo, Fonte: Annunci69
... un questionario.
Oltre alle domande generiche vi era il seguente quesito:
“si rende disponibile per 1) fecondazione assistita; 2) Fecondazione in vitreo; 3) Fecondazione naturale”.
Le barrai tute e tre e una volta finito riconsegnai il tutto alla segretaria. La situazione fu molto poco romantica. Mi presentò i dati e mi diedero un contenitore di plastica da riempire, indicandomi una porta.
Dentro quella stanzetta mi feci una splendida sega coadiuvato da un video porno, ma mi aiutai anche con l’immaginazione pensando alla segretaria che vogliosa entrava dalla porta e mi metteva a faccia al muro iniziando a leccarmi il buco del culo.
Questa visione mi eccitò talmente che per l’ultima schizzata di sperma nel vasetto mi infilai un dito nel culo mente con la mano destra mi menavo il cazzo gonfio e duro.
I lunghi getti bianchi colmarono il contenitore che, dopo essermi rivestito, consegnai alla segretaria la quale mi guardo con un fare soddisfatto e malizioso.
Una virago mi informò che se il mio sperma fosse stato utilizzato sarei stato informato, seppur non avrei avuto alcuna notizia della coppia lesbica che avrebbe generato un figlio grazie al mio seme.
Tornai a casa e non ricevendo nessuna chiamata, dopo qualche tempo abbandonai il pensiero di essere diventato, almeno naturalmente, padre.
Dopo circa 5 mesi, in modo inaspettato, ricevetti una telefonata da parte dell’associazione che mi invitava nuovamente a Milano, sena specificare però il ...
... motivo.
Spinto dalla curiosità, mi recai nuovamente nei freddi uffici della banca del seme, quando venni dirottato presso una stanza privata pove dietro la scrivania trovai una donna e d’altro lato altre due persone.
La direttrice mi presentò Ada ed Agnese (fermi masturbatori sono nomi di fantasia), che si dichiararono subito una coppia.
Ada era la classica amazzone, alta bionda vestita sportiva, un fisico forgiato da ore in palestra, indossava una felpa larga e nera che nascondeva ogni accenno di femminilità. Lo stesso tono di voce era stentoreo ed autoritario e non lasciava spazio ad alcun accenno di gentilezza.
Agnese, diversamente, era mora e florida, le forme morbide e femminili non passavano inosservate. I seni pieni e sodi, le labbra tumide, creavano compiacimento e desiderio. Il sedere non poteva passare inosservato seppur non martoriato da lunghe sedute di palestra, ma bello naturale, la definirei matriarcale.
La direttrice mi evidenzio come al tempo del questionario avevo barrato la casella in cui mi rendevo disponibile alla fecondazione artificiale, e di come alcune coppie lesbiche preferivano tale metodo a difficoltose operazioni artificiali.
Da vari esami fatti dall’associazione era poi risultato che il mio sperma era tra più idonei per fecondare con successo la portatrice della coppia.
In sostanza io avrei dovuto fecondare naturalmente o Ada o Agnese.
La notizia mi lasciò alquanto basito, non avendo mai preso in considerazione tale eventualità, ma ...