1. Esaudiente trasporto


    Data: 22/08/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Ci eravamo spensieratamente conosciuti a causa d’un mediocre e insignificante incidente l’estate scorsa, mentre in sella della mia bicicletta un tardo pomeriggio passeggiavo lungo il viale alberato del lungomare. Tu, forse soprappensiero e disattento, non avevi dato la precedenza venendomiin definitivaaddosso con il tuo velocipede, uscendo inaspettatamente da una traversa laterale e facendomi immancabilmente ruzzolare per terra, fortunatamente però senza che io riscontrassi danni né ferite di sorta, ma unicamente accumulando un grande spavento. Rammento attualmente quella storia, perché ieri sera tu m’hai inviato un messaggio nel telefono, salutandomi per l’occasione con una tua foto scherzosa ed esultante allegata.
    
    Se devo esseredel tuttofranca,leale esincera, tu non sei nulla per me, io vivo senza di te da quando ci siamo incontrati, occasionalmente mi ritorni in mente, ma non bramo una storia con te, non hoin effettinessun abbaglio per te. Non sei nulla per me. Perché non la pianti di tartassarmi e d’angariarmi in questa maniera? Ti cerco e non rispondi, giammai non mi riconvochi, non replichiné obietti, il mio essere in tal modo s’umilia, si deprime, s’offende, si sconforta e si degrada, perché mi domanda di smetterla perché sono io, quella femmina che sorregge lo svago in pugno, che puntella tra le grinfie quel trastulloe che nello stesso tempo lo conforta. Questo non è retto né adeguato, è insensibile e spietato che questo tuo rifiuto mi leghi a te, quando per me ...
    ... non sei niente, se non una competizioneperchéquando sto con tenonc’è passione né trasporto, neppure delle più appaganti d’altronde. Io inseguo il tuo piacere in ogni modo, perché so che così successivamente sarai tu a cercarmi, giacché in seguito principierà il mio gioco brutale e tormentoso di misuratie di ponderatimutismi, per lo meno finché tu non t’indebolisci.
    
    Io t’ho scritto che anelo vederti, sono sei mesi che non ci vediamo e non hai ancora obiettatonientedopo cinque giorni;per dirla tutta,quest’atteggiamentoin effettinon mi fa più chiudere occhio la notte. Bramerei averti, malgrado ciò con irritazione, quella medesima collera, cheriempiedi veemenza e di combattività i nostri famelici baci. Noi non cerchiamo in verità il contatto, noi due inseguiamo e aspiriamo d’annullarci, di demolirci. A stento, quando ci vediamo, comincia un duello per chi fornisce più piacere all’altro e allorquando tu approfitti inabissato nelle mie cosce, piuttosto d’abbandonarmi al piacere che sbatacchia come un flutto il mio essere, io tento di scuotermi dibattendomi per farti notare che pure io posso farti ribollire con i colpi della mia lingua, ugualmente in modo espertoe competente. Più individuo ein maggior misuraagogno di svincolarmi dalla tua presa, intanto che ti disseti avidamente del mio rugiadoso nettare,particolarmentet’allieti intrattenendomi nel lasciarmi andare per poi riacciuffarmi con sopruso per rimettermi al mio posto, costringendomi a godere e ad essere tua.
    
    Io sonodi ...
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