1. COMPITO IN CLASSE DI MATEMATICA


    Data: 20/08/2024, Categorie: Erotici Racconti, Autore: mario40, Fonte: RaccontiMilu

    ... che verrà da lei oggi pomeriggio alle tre e mezza”: “Grazie cara, dille che sarò felicissimo di rivederla”. “Senz’altro” risposi, e uscii di classe. Alle tre e venti Sara era già davanti al portone del palazzo dove abitava il professore. “Enrica ciao, come stai, sei pronta ?, “Si” le risposi. “Allora sorridi un po’ ! Guarda che vai a farti vedere il culetto e le tette, la fichetta te la toccherà solo un po’”. Entrammo nel portone e Sara mi chiese “Te le sei tolte le mutandine ?, “Non ancora”, “Allora fallo subito, nell’ascensore…il reggiseno?, “Quello non l’ho messo” risposi. Entrate nell’ascensore mi sfilai le mutandine, “Brava” mi disse Sara. All’attico, l’ascensore si fermò. Suonammo il campanello e pochi secondi dopo ci aprì il professore in accappatoio bianco e un asciugamano in bianco. “Ciao Sara ! Che piacere rivederti, come stai?”, “Bene” gli rispose “Questa è la mia carissima amica Enrica, che tu conosci già… vi siete visti questa mattina in classe. Vero !” “Si, si, ci siamo visti questa mattina in classe…entrate”. “Grazie professore” risposi, “Molto gentile…” e entrammo. Il professore si scusò di essere in accappatoio “Stavo facendo una doccia e mi stavo asciugando i capelli, scusate…”. Il naso lungo non gli si allungò, perché non era di legno, ma in carne e ossa, molta carne per la verità. Come entrammo e il professore chiuse la porta. Sara, senza che io me l’aspettassi, mi alzò la sottana sulla vita. “Professore …la riconosce questa fichetta…” e facendomi ...
    ... girare, gli fece vedere il mio fondo schiena continuò…guardare…toccare ma non… intesi ! Merita un 9 ?”. “Certamente…dipende…lo spero, se lo meriterà. Ora lo correggiamo insieme il compito, poi ti dirò”. Io ascoltavo con una gran vergogna, anche se Sara mi aveva rassicurata, però fare la puttanella con un uomo cinquantenne, che interessante fisicamente non lo era, per un compito in classe mi faceva star male. “Professore io vado, vi lascio soli…a correggere il compito” disse Sara avviandosi alla porta. Prima di uscire vidi Sara mettere una mano sotto l’accappatoio del professo0re e sentii che disse “Professore ! Brutto porco, hai il cazzo già pronto ! ma la fica e il culo, se li vuoi, se dopo l’aiuterai mettendo una parola buona con i professori di latino e greco, che conosci bene, te li do domani, intesi…” e uscì. “Vieni Enrica, andiamo in salotto” . Lo seguii, con un sorriso del tutto malcelato. Mi fece sedere su una poltroncina e si sedette di fronte a me sul divano. “Brava Enrica, dopo ti faccio scrivere il compito in classe. Che voto vuoi ? Vuoi un 9…ti potrei dare anche 10…ma dipende da te..”. “Si professore…cosa debbo fare….”. “Alzati la sottana…allarga le cosce…” mi chiese, con una voce quasi sussurrata. Lo accontentai, come avevo fatto quella mattina in classe. “Brava…brava…toccatela con una mano” mi disse appoggiandosi una mano sull’inguine. “Da brava, fatti un ditalino…fammi vedere come ti accarezzi…prima però togliti la sottanina…è meglio…”. Mi alzai e mi slaccia la ...
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