Scalini nella mente
Data: 18/08/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... all’indietro il bacino. Il suo era un invito che io non potevo ignorare, cosicché sollevai il suo vestito fino alla vita, ammirai per un attimo i suoi glutei bianchissimi e tondeggianti, poi scostai premurosamente gli slip e m’intrufolai con la lingua nella sua carne profumata.
La sua nera e pelosissima fica dove io abitualmente fantasticavo e focosamente vaneggiavo era straordinariamente rigonfia, mi mandava in totale visibilio alterandomi svisceratamente i sensi, in quanto emanava un odore fortissimo ma delizioso, perché sulla lingua ne captavo distintamente le sue frequenti pulsazioni. Io continuai per qualche minuto fino a quando lei mi scongiurò con un filo di voce di fermarmi con le gambe tremanti. Staccandomi da lei fissai le sue grandi labbra dilatate in quella circostanza oltre ogni possibile immaginazione, bagnate di fluidi e oscenamente aperte davanti ai miei occhi increduli, finché vacillando Concetta m’afferrò per mano dirigendosi nella vicina camera da letto, si sbottonò il vestitino e tirò giù lo slip in un baleno, poi s’inginocchiò a quattro zampe al centro del letto allargando le cosce fin dove poteva e inarcando la schiena all’indietro in una posizione inequivocabile. Adesso potevo ammirare non soltanto il colore rosso acceso della sua fica spalancata, ma anche il suo delizioso buchino, che senza alcun pudore si spingeva all’infuori della sua sede naturale mostrandomi la sua naturale avvenenza. Adagiai dolcemente il mio cazzo su quel bottoncino ...
... perfettamente rotondo e iniziai a importunarla scivolando sulle sue stesse secrezioni, solcando il suo sesso che a ogni passaggio si bagnava dilatandosi sempre di più; entrambi stavamo perdendo la bussola dall’eccitazione, eppure volevo portarla all’estasi perché sapevo che in quel modo ci sarei riuscito. Quando Concetta non ce la fece più con un secco colpo di reni spinse all’indietro inghiottendo il mio cazzo che scomparve nella sua cavità, io m’aggrappai da dietro alle sue tette penzolanti sentendo i suoi capezzoli grandi e carnosi.
Il ritmo divenne sempre più frenetico, gli stimoli sempre più decisi e a ogni affondo le sue tette dondolavano disordinatamente. Lei era completamente sudata, compresi ben presto che stava per avere un orgasmo travolgente, sicché mi lasciai andare al suo ritmo forsennato assecondando i suoi gemiti confusi, perché speditamente esplodemmo insieme e mi svuotai completamente dentro di lei. Poi il ritmo rallentò, inchinata com’era Concetta s’accasciò sul letto, io insieme con lei dentro di lei: rimanemmo in tal modo per un bel po’ di tempo, come se i nostri corpi si fossero fusi in unico soltanto. Quando mi ritrassi dal suo corpo, sollevandomi dal letto, un bianco filo di sperma si disperse fuori dalla sua fica, che da quella posizione m’apparve gigantesca con il suo color rosso fuoco, che spiccava distintamente tra i nerissimi peli bagnati e per questo diventati lucidi.
Io m’avvicinai baciandole delicatamente una guancia. Per la prima volta ci fissammo ...